Il Nazionale

Cronaca | 24 marzo 2021, 18:50

Continua in tribunale ad Asti il processo usura. I testimoni della difesa contro la parte lesa: “Una famiglia piena di debiti, che spacciava droga”

Dalle ultime deposizioni, emergono tratti inediti della famiglia parte lesa in questa vicenda, che avrebbe dilapidato in poco tempo eredità milionarie, a causa del vizio del gioco

Continua in tribunale ad Asti il processo usura. I testimoni della difesa contro la parte lesa: “Una famiglia piena di debiti, che spacciava droga”

Continua in tribunale ad Asti il processo usura, che vede diversi imputati, tra cui Emanuele e Riccardo Lo Porto, attualmente in carcere.

Ieri in aula è stata la volta dei  testimoni della difesa, che hanno descritto la famiglia parte lesa in questa vicenda, rivelandone aspetti inediti.

Si tratta di una famiglia di origini albanesi, composta da padre, madre, figlio e figlia, tutti con il vizio del gioco, che avrebbero dilapidato in pochissimo tempo eredità milionarie ricevute.

Secondo il racconto di due testimoni, i membri più giovani di questa famiglia avrebbero ceduto loro dosi di droga.

In particolare un testimone ha spiegato che il ragazzo era solito viaggiare armato, con una pistola silenziata.

Dalle intercettazioni telefoniche trascritte e mostrate in aula dal pm Davide Greco, è emerso che Emanuele Lo Porto nell'agosto scorso avrebbe chiamato dal carcere un testimone, per concordare con lui la deposizione.

La famiglia parte lesa avrebbe ceduto dosi di droga anche a un secondo testimone, il quale ha spiegato davanti ai giudici di non aver pagato la droga ricevuta e che quindi la famiglia avrebbe iniziato a minacciarlo.

Secondo tutti i testimoni, si tratta di una famiglia con il vizio del gioco, abituata a chiedere prestiti molto elevati, che non sono quasi mai stati restituiti.

La madre faceva la badante ed era riuscita a ricevere qualche milione di euro, grazie a una serie di eredità ricevute da anziani accuditi. Le importanti somme, però, erano state subito sperperate.

Nelle scorse udienze gli avvocati della difesa avevano rivelato come il padre e i due figli fossero indagati per spaccio e la madre condannata in primo e secondo grado per circonvenzione di incapace.

La prossima udienza è stata fissata a fine aprile.

Elisabetta Testa

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