Sono 36 i detenuti positivi, in carcere ad Asti e 8 gli agenti. La maggior parte di loro è asintomatica, ma qualcuno da questa notte ha accusato sintomi.
A renderlo noto, la Garante delle persone detenute Paola Ferlauto che spiega anche che il Carcere di Asti è il primo in Piemonte ad avere effettuato le vaccinazioni.
"Sono 150 i detenuti vaccinati con AstraZeneca, 18 dovranno fare Pfizer per loro patologie pregresse, 13 dovranno essere vaccinati in ambiente protetto. In 48 hanno rifiutato, mi sono stupita".
La Garante, anche in qualità di infermiera del Sisp (Asl Cn2), questa mattina ha fatto un sopralluogo con i dirigenti sanitari Rosario Ruta e la dottoressa Silla.
"A tutti, sia detenuti che personale è stato fatto il tampone molecolare. A qualcuno con patologie pregresse è stato somministrato antibiotico e la situazione è assolutamente sotto controllo".
Sono 288 attualmente, i detenuti ad Asti.
Proprio questa mattina Sergio Rovasio e Mario Barbaro, Presidente e Coordinatore dell'Associazione Marco Pannella di Torino, hanno scritto al Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e all'Assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi, ricordando il caso di Asti.
Da diverse settimane operatori, volontari, associazioni, sindacati dei lavoratori degli agenti di polizia penitenziaria, organismi di vigilanza sanitaria, hanno a più riprese sollecitato la massima priorità di un programma di vaccinazione per chi vive da detenuto o per attività professionale all'interno delle carceri.
Lo stesso Gruppo tecnico interistituzionale della sanità penitenziaria (Gtisp), organismo consultivo dell'Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte, cui partecipano la Magistratura, l'Amministrazione penitenziaria, e i responsabili sanitari e regionali del settore, hanno recentemente confermato di considerare con assoluta priorità la vaccinazione della comunità penitenziaria dovuta alla condizione di cittadini a particolare rischio visto l’ambiente chiuso dove vivono o lavorano.
Lo scorso 2 marzo la Ministra della Giustizia Marta Cartabia, durante un incontro con il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria ha sollecitato interventi urgentissimi riguardo le vaccinazioni all'interno delle carceri, ricordando che la competenza è delle Regioni nell'ambito della loro programmazione vaccinale. Le notizie su casi di contagi tra la popolazione detenuta e tra gli operatori della Polizia Penitenziaria sono sempre più preoccupanti e dimostra che non c'è una adeguata attenzione e vigilanza con interventi immediati di prevenzione.
Nella lettera si chiede un immediato intervento affinché si possano scongiurare rischi di ulteriori contagi per chi si trova all'interno delle carceri e di attivare tutte le necessarie iniziative di prevenzione e di vaccinazione.
Nei prossimi giorni l'Associazione Marco Pannella avvierà una iniziativa nonviolenta di sciopero della fame di dialogo nei confronti dei vertici della Regione affinché possano esserci adeguate risposte
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