Ancora in semifinale, ma stavolta quello dei Mastini è un capolavoro ancora più grande. L'anno scorso c'erano alcuni singoli eccezionali (vedi Tedesco, Perna, Franchini a tratti), c'era ancora il Palalbani, c'era il pubblico, tranne all'ultimo atto. Quest'anno c'è stata solo la squadra. C'è stato il gruppo. C'è stata la capacità di ogni singolo, minuscolo componente del Varese di immedesimarsi in una missione chiamata Mastini.
Alessio Piroso, in un certo senso, ha ricordato proprio Tedesco quando è sfuggito a tutti, andando a fondo pista e ripiombando davanti al portiere Gaiser dopo 2'06" di overtime per fulminarlo (aveva già segnato il gol decisivo di gara-2) nel tripudio generale dei pochi accreditati, tra i quali lo sponsor del Varese Filippo Lo Pinto, grande appassionato di hockey.
E' stata una vittoria di tutti, ma anche dell'Appiano: ha perso una gara di un gol, una ai rigori e un'altra all'overtime. Basta questo per dire grazie ad avversari davvero indistruttibili.
Il Varese ce l'ha fatta anche se la maratona di gara-2 ad Appiano giocata con soli 14 uomini di movimento ha prosciugato un pizzico di quella lucidità che ha fatto arrivare i gialloneri a volte con una frazione di ritardo sui dischi e nei contrasti, ma hanno pattinato comunque con tutto ciò che avevano.
Ora, sabato prossimo, sarà Merano-Varese, ancora una volta partendo dalla Meranarena: non diciamo nulla, servirà l'impresa delle imprese. Ma i Mastini, quest'anno, ci hanno abituato a sovvertire il pronostico di chi li voleva morti senza casa e senza futuro: il destino e quel conto in sospeso dalla scorsa stagione è dalla loro parte. Forse non basterà, o forse sì. Ma l'attesa e il gusto di poterci riprovare sono comunque dolcissimi.
Riavvolgiamo il film della partita iniziando dalla fine, con quel terzo tempo simile a tutta la serie: da infarto. Piroso due volte ha sulla stecca il disco del 3-2 ma non chiude il match (lo farà in modo sublime, poco dopo), poi ancora Vanetti attende un secondo di troppo mentre Marcello Borghi è già smarcato davanti alla porta per colpire. C'è anche una penalità di Piroso in zona calda, negli ultimi 4 minuti, ma il Varese resiste.
Secondo tempo concitato e apertissimo, si vede subito un salvataggio di Tura (a lui il voto più alto in queste tre partite) che si tuffa sul ghiaccio per impedire il nuovo vantaggio ospite. L'Appiano sembra più feroce davanti alla gabbia e colpisce con Mair dopo una splendida azione (1-2): i gialloneri non hanno la consueta cattiveria, perdono qualche contrasto, mancano di istinto killer e sembrano un po' troppo "leggeri" di testa. Ma Erik Mazzacane con un morso da lontano insacca il disco del 2-2 nel momento migliore degli altoatesini. Che poi diventa il momento migliore del Varese culminato nel palo clamoroso colpito da Ilic e poi nell'a tu per tu di Pietro Borghi con Gaiser (tiro centrale).
Uno splendido assist di Payra, un talento da blindare, mette invece il disco d'oro sul bastone di Pietro "one meter away" Borghi che colpisce secco per l'1-1 che con cui si chiude un primo tempo che sembrava maledetto. L'Appiano era passato con il solito Galimberti in superiorità numerica per una penalità abbastanza incomprensibile affibbiata a Schina (poi ce ne sarà un'altra non data al Varese per fallo su Marcello Borghi). Prima e dopo occasionissime per Pietro Borghi, Cordin e numero personale di Drolet, slalomeggiante fino al portiere Gaiser che gli nega il gol. E poi ancora per Andrea Vanetti ma il disco sembrava davvero non voler entrare.
Finisce come era iniziata, con lo speaker Capobianco che spara i cori della curva per caricare i gialloneri, e poi la canzone della serie: «Sarà perché ti amo». Senza quell'amore, arrivato con il vento del Palalbani fin qui, domattina Varese non si sveglierebbe in semifinale.
Mastini Varese - Appiano Eppan Pirates 3 – 2 dts (1-1, 1-1, 0-0, 1-0)
Reti: 09'13” (A) Galimberti (Matonti, Dowd) PP1, 17’04” (MV) P. Borghi (Payra), 23’42” (A) Mair (Von Payr), 27’42” (MV) E. Mazzacane (Cordin, Xamin), 62’06” (MV) Piroso (Payra, Cordin).
MASTINI VARESE: 65 Tura (29 Bertin), 3 Schina, 8 A. Bertin, 11 Papalillo, 22 E. Mazzacane, 44 De Biasio, 66 Payra, 90 Ilic, 9 Drolet, 13 Gasparini, 16 Vanetti, 18 Cordin, 23 M. Borghi, 27 M. Mazzacane, 32 P. Borghi, 33 Xamin, 54 Gherardi, 55 Piroso, 91 Raimondi. Coach: Claude Devèze
APPIANO PIRATES: 29 Gaiser (30 Paller), 9 Dellagiacoma, 19 Unterrainer, 24 Gamper, 71 Hofer, 75 Spitaler, 95 Matonti, 5 Dowd, 6 Spoegler, 7 Lancsar, 10 Tsurkan, 11 Oberrauch, 12 Mair, 13 Galimberti, 17 Stauder, 20 Engl, 31 Critelli, 55 Von Payr, 95 Tombolato. Coach: Patrice Lefebvre
Arbitri: Leandro e Simone Soraperra (Paolo Brondi e Andrea Rivis)
Note - Tiri Va 35, Ap 27. Penalità Va 4', Ap 4'.
Quarti di finale (best of five), gara-3
Varese-Appiano 3-2 all'overtime (serie 3-0)
Merano-Alleghe 2-0 (serie 3-0)
Caldaro-Bressanone 3-2 all'overtime (serie 2-1)
Unterland-Valdifiemme 0-2 (serie 2-1)
Gara-4, martedì 20.30
Bressanone-Caldaro, Valdifiemme-Unterland
Semifinali: Merano-Varese (gara 1, sabato 27 marzo alla Meranarena), vincente Unterland-Valdifiemme contro vincente Caldaro-Bressanone.
Il comunicato post partita dei Mastini.
Varese in semifinale. Sabato prossimo contro il Merano la prima, in Alto Adige. Alla fine di una battaglia incerta fino all’ultimo, con i gialloneri sempre costretti ad inseguire, infilano la gabbia di Gaiser dopo 62’06”, rompendo l’equilibrio che perdurava. L’eroe della serata è Piroso che ha iscritto il suo nome nel tabellino marcatori al termine di una iniziativa che ha portato la semifinale al Varese.
Partita molto tirata, incerta, non tra le più belle e memorabili sotto l’aspetto del gioco, ma difficilissima per le coronarie di giocatori, staff e tifosi a casa.
Inizio di gara che vede l’Appiano più propositivo con i gialloneri che provano a controllare gli attacchi dei Pirati. La prima vera occasione è però di P. Borghi che ottimamente imbeccato da Drolet spara contro il petto di Gaiser. I guantoni di Tura sono scaldati da almeno tre conclusioni ospiti, ma è ancora il Varese a sfiorare il vantaggio con De Biasio dalla distanza. Dopo una “improbabile” penalità fischiata a Schina i Pirati si trovano con l’uomo in più e il vantaggio è servito da Galimberti che trafigge Tura dalla media distanza dopo pochissimi istanti. I Mastini accelerano e salgono di intensità: Raimondi è sfortunato nella deviazione sottomisura. Dopo una doppia occasione per l’Appiano con Lancsar, arriva il pareggio di P. Borghi, che di prima intenzione buca Gaiser.
L’inizio del secondo periodo non si discosta molto dal primo terzo di gara e dopo un paio di tentativi splendidamente cancellati da Tura, l’Appiano trova il raddoppio con una deviazione volante sotto porta di Mair in seguito ad un ingaggio dalla destra della gabbia giallonera. I Mastini salgono di ritmo e di intensità e trovano il pareggio con E. Mazzacane che con una bella rasoiata beffa il portiere Gaiser. I gialloneri premono e sfiorano il vantaggio, giocando anche un buon hockey: P. Borghi si fa ipnotizzare da Gaiser nell’uno contro uno, Raimondi passa largo di un palmo con il suo rasoghiaccio angolato e Vanetti è stoppato nel momento di spedire in porta il terzo disco della serata per la formazione di Varese.
Il terzo tempo è ben giocato dai varesini, capaci di non dare fiato all’Appiano, che quando però ci ha provato ha trovato in Tura un buon baluardo. Alla fine il successo è meritato e dalla parte opposta è stato Gaiser a ergersi e a prendersi i meriti, disputando un terzo drittel davvero ottimo. I Mastini, da metà gara in poi non hanno mollato un centimetro e la rete della liberazione è arrivata, meritata ed esplosiva, come la gioia dei ragazzi che si sono stretti intorno al loro numero 55, eroe della serata.
La gioia è da condividere con tutti, ovviamente, perché stasera è prevalsa la squadra.
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