Una 'marea gialla' invade Torino: sono i lavoratori del gioco legale, scesi in piazza Castello a centinaia per attirare l'attenzione sulla crisi del comparto e per chiedere alla politica di abrogare gli effetti retroattivi della legge regionale 9 del 2016. Quello più discusso riguarda il 'distanziometro', ovvero l'introduzione della distanza minima tra un'attività e l'altra.
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Persi 1500 posti di lavoro
Secondo i manifestanti, l'attuale normativa ha avuto una ripercussione molto pesante: “Fino a quando - spiega Gianfranco, lavoratore e organizzatore della protesta – non verrà abrogata questa retroattività, rischieremo di restare tutti a casa: in quattro anni abbiamo perso oltre 1500 occupati e stiamo parlando di cassieri, impiegati, direttori commerciali ma anche padri e madri di famiglia. Vorremmo essere riconosciuti in quanto lavoratori e non più essere discriminati, facendo capire a tutti la nostra lontananza dal concetto di dipendenza”.
Incremento del gioco illegale e nessun effetto sulla ludopatia
Un altro punto caldo del contendere è, a detta di Mario Negro di As.Tro Assotrattenimento, lo spostamento della domanda verso l'illegalità: “I soggetti - sottolinea citando i dati della Guardia di Finanza riportati da CGIA Mestre – verbalizzati per violazione delle normative che disciplinano l’offerta di gioco sono passati dai 284 del 2016 a 799 nel 2019, con un incremento del 181%”.
A questo si aggiungerebbero scarsi effetti nella lotta alla ludopatia: “La relazione valutativa – aggiunge - presentata dalla Regione nel gennaio 2021 evidenzia una lieve decrescita dei pazienti in cura presso i Serd ma non può essere ricondotta alla legge 9/2016. Tale tendenza, infatti, si è evidenziata già a partire dal 2015 e non ha subito accelerazioni per effetto dell’entrata in vigore della legge”.
La solidarietà del sindacato Filcom Fismic Confsal
La solidarietà ai lavoratori del gioco legale arriva anche dal sindacato Filcom Fismic Confsal: “La drammatica situazione – fanno sapere - causata dalla pandemia legata al Covid-19 ha messo in grande difficoltà tutti i settori produttivi, ma, in modo più marcato, ha creato una condizione catastrofica nel settore del comparto gioco legale. Chiediamo l'immediata abrogazione della retroattività e delle norme contenute nella Legge Regionale 9/2016 e la ripartenza dell’intero comparto”.
Una proposta di legge
A fronte di tutto questo, la Lega ha depositato in Consiglio Regionale una specifica proposta di legge: “La normativa - dichiarano Andrea Cerutti e Claudio Leone - varata nel 2016 dalla giunta Chiamparino ha ridotto le aziende del settore sul lastrico. Dal punto di vista occupazionale, sono già quasi duemila i posti di lavoro persi e non ci sono dati che forniscano un riscontro significativo in merito alla diminuzione del numero effettivo di soggetti afflitti da ludopatia, una piaga da debellare in modo diverso senza mettere a repentaglio il lavoro di migliaia di persone”.
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