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Politica | 14 marzo 2021, 14:30

Un altro stop dalla Regione Liguria per il Parco nazionale di Portofino

L’assessore Alessandro Piana risponde a un’interrogazione da parte delle minoranze: “C’è una contrarietà al progetto manifestata da alcuni comuni del territorio”. Intanto nasce un maxi coordinamento a favore

Un altro stop dalla Regione Liguria per il Parco nazionale di Portofino

L’istituzione del Parco Nazionale di Portofino subisce un altro stop. Ed è nuovamente a causa dell’inspiegabile (almeno ufficialmente) atteggiamento dilatorio da parte della Regione Liguria, che su questo iter è sempre stata molto poco convinta. 

Prima con l’assessore regionale Stefano Mai, e ora con l’assessore Alessandro Piana, la Giunta guidata da Giovanni Toti ha tirato continuamente il freno, sicché il passaggio del parco da sito di interesse regionale a sito di interesse nazionale non si è mai ufficialmente concretizzato, nonostante il movimento a favore sia assai numeroso e nonostante le ragioni a sostegno di questa ‘promozione’ siano molteplici e pure notevoli. 

Il percorso risulta ormai arenato dallo scorso autunno ed è per questo che alcuni consiglieri di minoranza, in particolare Selena Candia della Lista Sansa, Luca Garibaldi del Partito Democratico e Gianni Pastorino di Linea Condivisa hanno chiesto dei chiarimenti nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Regionale, martedì scorso. 

E l’assessore Piana ha spiegato che “la costituzione di un’area protetta dev’essere il risultato di un percorso condiviso e partecipativo con gli enti locali e non calato dall’alto. Per questo è necessaria un’analisi nata da un’ampia concertazione. Invece, qui c’è una contrarietà al progetto già manifestata da alcuni comuni del territorio”. 

Il riferimento è, in particolare, alle amministrazioni di Recco, Chiavari e Rapallo, guarda caso tutte molto vicine, a livello ideologico, alla Giunta Toti. Si fa flanella, insomma, e questo scontenta moltissimo. 

Secondo Selena Candia, “il Parco Nazionale di Portofino ha il via libera dal 2017, ma la Regione fa finta di niente e impedisce a venti milioni di euro di finanziamenti di arrivare in Liguria. Io penso che sia necessario riprendere la discussione. Non possiamo ascoltare quelli che dicono no e basta, ma occorre ascoltare anche i tanti a favore del parco, pronti a dialogare per trovare una soluzione. Un parco è una risorsa economica, turistica, educativa. La Liguria deve avere il coraggio di ascoltare finalmente chi ha un’idea di sviluppo per il suo futuro”.  

La rappresentante della Lista Sansa domanda come mai “questo parco non è ancora nato. Il problema sembrava solo legato alla decisione dei confini. È per questo motivo che il sindaco di Camogli, Francesco Olivari, ha proposto di ispirarsi, tanto per iniziare, alle dimensioni del Parco Nazionale delle Cinque Terre (3860 ettari). Il Parco di Portofino oggi è di 1056 ettari: potrebbe arrivare a una cifra simile considerando i Siti di Interesse Comunitario (797 ettari) e le vecchie ‘aree di cornice’ (circa 3400 ettari)”.  

Ma sulla proposta di Olivari è calato il silenzio da parte dell’amministrazione regionale. Al contrario, invece, non è affatto calato il silenzio da parte di chi, per usare le parole di Selena Candia, “è a favore del parco”. Anzi, questo movimento ‘pro’ si è ulteriormente rafforzato nelle scorse settimane. 

A fine febbraio si è costituito, nel Golfo Paradiso, il Comitato per il Parco Nazionale di Portofino - Tutti per il Parco: è composto da associazioni, cittadini e cittadine, circoli territoriali del Partito Democratico, dal Coordinamento per il Parco Nazionale di Portofino, Friday For Future, Linea Condivisa, Lista Sansa, liste civiche, ed è aperto a tutti gli interessati e in fase di strutturazione, per sostenere la concreta istituzione del Parco Nazionale, già previsto dalla legge finanziaria su proposta del senatore ‘dem’ Massimo Caleo

Si tratta di un insieme di persone che si sono riunite spontaneamente, insoddisfatte dell’andamento dell’attuale gestione del Parco di Portofino, commissariato da oltre un anno, e dall’impossibilità di sviluppare una riflessione seria e approfondita su come si possa concretizzare in una maniera ampiamente condivisa l’opportunità del Parco Nazionale per il territorio. 

“Sono passati tre anni - si legge nel manifesto di presentazione di questa nuova realtà - e la scelta della Regione Liguria e di alcuni amministratori locali, combinata al commissariamento dell’Ente e alla nuova Legge Regionale sui parchi, nuovamente impugnata e che sarà nuovamente cancellata per incostituzionalità, ha portato a danni profondi. L’esperienza del vicino Parco Nazionale delle Cinque Terre, pur con le sue contraddizioni legate a un turismo troppo sviluppato, ci parla invece di una rinascita economica e occupazionale che beneficia di trasferimenti da parte dello Stato e dell’Europa di oltre dieci milioni di euro l’anno, anche oggi in tempo di crisi”. 

Secondo i fondatori di ‘Tutti per il Parco’, “non sono convincenti le rassicurazioni del commissario Paolo Donadoni, sicuro com’è che tutto vada bene in un Ente che non ha ancora il bilancio e che da tempo opera pagando le sole spese ordinarie obbligatorie di sopravvivenza di sede e personale, e contento di ricevere solo 660.000 euro l’anno per il Parco Regionale di Portofino al posto del milione al mese del quale potrebbe disporre con il Parco Nazionale. A noi non piace perdere le occasioni di utilizzo dei fondi regionali, nazionali ed europei disponibili. In questo modo si sono già persi due anni di lavoro, un periodo nel quale si sarebbero potuti effettuare gli interventi ipotizzati adesso per il 2021. Regione Liguria ha immobilizzato e reso innocuo il parco con una paralisi amministrativa e tecnica, per dimostrare che ‘se non funziona regionale, figuriamoci nazionale’. Un’argomentazione sostenuta dalla diffusione di informazioni confuse su bilanci e confini”. 

E invece, “noi pensiamo che la Regione Liguria e alcuni amministratori locali non siano in grado di tutelare e sviluppare questo territorio ricco di pregi e di potenzialità. Viviamo un periodo molto difficile, e per disporre dei fondi previsti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, che l’Italia dovrà presentare per ottenere i finanziamenti del Next Generation Ue dall’Europa, servono capacità progettuali anche a livello locale. Noi crediamo fermamente che la costruzione di un Parco Nazionale sia la soluzione migliore per evitare scelte dall’alto. Nell’elenco delle opere che Regione Liguria ritiene debbano essere finanziate, questo territorio risulta totalmente assente”.  

Per questi motivi, il Comitato per il Parco Nazionale di Portofino - Tutti per il Parco intende discutere non solo di confini, ma anche del progetto che il parco e i territori vogliono attuare.  

Inoltre, intende intraprendere un percorso informale e aperto a chi intenda ragionare sul presente e il futuro di questo territorio; sviluppare proposte realizzabili, che consentano di realizzare un parco condiviso, partecipato e fondato sulle esigenze dei cittadini, superando sterili dispute ideologiche, partitiche e strumentali; crescere di numero per ampliare il complesso del territorio interessato dal Parco di Portofino, condividendo i bisogni della Fontanabuona e del Tigullio; confrontarsi, elaborare, condividere e proporre soluzioni attuabili e concrete; fornire dati corretti ai cittadini per eliminare la mole di informazioni poco attendibili su cosa si possa o non si possa fare in un Parco Nazionale; fornire ipotesi realistiche su bilanci e sulle ricadute occupazionali e ambientali, sul territorio compreso in un Parco Nazionale, non dimenticando l’Area Marina protetta e il collegamento con il Santuario dei Cetacei

Negli ultimi giorni, ai membri di ‘Tutti per il Parco’ si è aggiunto anche il Movimento 5 Stelle. Lo ha comunicato Isabella De Benedetti, portavoce del Movimento 5 Stelle Rapallo e già membro del direttivo del Coordinamento per il Parco Nazionale di Portofino. 

“Il Movimento - ricorda - è da sempre molto sensibile alle tematiche ambientali, ad ogni livello istituzionale, e la neo creazione del Ministero per la Transizione Ecologica ne è una prova. Nel Tigullio ci siamo impegnati, soprattutto grazie al Coordinamento del Parco Nazionale di Portofino che da anni porta avanti un lavoro ammirevole, con molteplici iniziative a favore della costituzione del Parco Nazionale, quali mozioni consiliari, raccolta firme, comunicati e incontri pubblici. Infine, lo scorso autunno abbiamo avuto il piacere di ospitare a Genova l’ex Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, per un incontro sulle tematiche ambientali liguri, tra cui anche quella del nostro Parco Nazionale. È stato un incontro molto partecipato e che ha permesso un confronto diretto con le associazioni ambientaliste. Crediamo convintamente che l’istituzione del Parco Nazionale di Portofino costituisca per i nostri territori un’occasione da non perdere”. 

Eppure c’è ancora qualcuno che la vuole perdere. Ma, prima o poi, dovrà chiaramente spiegarne il perché.

Alberto Bruzzone

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