Il Nazionale

Politica | 23 febbraio 2021, 12:26

Embraco, la Regione al Mise: "Urgentissimo aprire un tavolo". Chiorino: "Tutelare i 406 lavoratori di Riva di Chieri"

L'assessore ha tenuto in aula una lunga informativa con cui ha ripercorso le vicende dell'azienda. E ha poi ricordato: "La cassa integrazione scade a luglio". L'obiettivo della Regione è reperire le risorse finanziarie per rilanciare il polo di Chieri e l'occupazione

Embraco, la Regione al Mise: "Urgentissimo aprire un tavolo". Chiorino: "Tutelare i 406 lavoratori di Riva di Chieri"

 

La Regione Piemonte insiste sulla crisi Embraco e chiede al Ministero per lo Sviluppo Economico Mise "un tavolo urgentissimo" per risolvere la situazione dei 406 lavoratori dello stabilimento di Riva presso Chieri, la cui cassa integrazione finirà a luglio. L'obiettivo è preparare un documento bipartisan da inviare al Mise per ribadire l'impegno della Regione Piemonte nella risoluzione della crisi aziendale e nella tutela dei lavoratori e delle loro famiglie.

A ribadirlo è oggi la discussione in corso in Consiglio regionale, aperta stamattina da una lunga e dettagliata informativa dell'assessore al Lavoro Elena Chiorino, che ha ripercorso tappa per tappa tutta la travagliata storia della ex Embraco Whirlpool, poi Ventures, e dei suoi lavoratori. Durante la discussione è stato ribadito "l'impegno della Regione per reperire le risorse finanziarie necessarie a rilanciare il polo di Chieri e l'occupazione".

"Chiederemo un tavolo urgentissimo al Mise impegnando tutte le forze politiche, di governo e opposizione, con lo scopo di dare maggiore forza all'impegno del consiglio regionale", ha detto l'assessora. Nel dibattito sono intervenuti tra gli altri anche i consiglieri di opposizione Francesca Frediani (m4O), Marco Grimaldi (Luv) e Diego Sarno (Pd) con Daniele Valle (Pd) .

"E' necessario - ha detto Grimaldi - dare maggiore efficacia all'intervento pubblico, per esempio sanzionando gli imprenditori che sfruttano irresponsabilmente e solo per il loro tornaconto personale le risorse pubbliche".

"La vicenda di Embraco è stata incredibile, costellata di momenti drammatici alternati ad altri esaltanti, quando si pensava che tutto fosse risolto. Oggi speriamo sia la giornata che darà inizio a una soluzione definitiva", ha detto Frediani, che ha auspicato un testo unico che metta metta insieme maggioranza e opposizione.

Sarno ha chiesto "un'Europa più forte, in grado di intervenire davanti a vicende come questa". Mentre secondo Valle (Pd), "è necessario che la politica, dalla Regione al governo, mandi un messaggio forte al sistema creditizio a sostegno di Embraco e dei suoi lavoratori".

A fine mattinata tutti i presidenti dei gruppi consiliari hanno sottoscritto l'atto di indirizzo unico presentato dall'assessore Chiorino, auspicando "in una risoluzione positiva della vicenda Embraco". L'ordine del giorno è stato approvato all'unanimità.

Intanto anche la sindaca di Torino, Chiara Appendino, ha lanciato il suo messaggio durante una diretta Facebook: "Embraco? - ha detto - convocheremo a breve un tavolo e stiamo già sollecitando il ministero. E' una tematica che preoccupa non soltanto i lavoratori e le lavoratrici ma anche le nostre istituzioni".

Subito dopo l'approvazione del progetto di reindustrializzazione Italcomp da parte del Consiglio regionale, si sono incontrati le Organizzazioni Sindacali dei metalmeccanici di Torino, la Regione Piemonte, il curatore fallimentare di Ventures e il commissario straordinario di Acc Wanbao. Il Curatore fallimentare ha relazionato sulla situazione di Ventures e sulla possibilità di richiesta di proroga degli ammortizzatori sociali. Su questo deve pronunciarsi il ministero del Lavoro.

Il Commissario straordinario di Acc Wanbao, Maurizio Castro, è intervenuto per ribadire con forza e sostenere la validità del progetto industriale, delle difficoltà finanziarie finora incontrate e sulla necessità di accelerare la costituzione della newco per il polo dei compressori italiano.

"Come Organizzazioni Sindacali abbiamo richiesto alla Regione di farsi promotore, unitariamente, di una richiesta di incontro urgente al ministero dello Sviluppo Economico, che chiami tutte le parti interessate, e che dia il via alla realizzazione concreta del piano industriale. La Regione Piemonte si è impegnata a scrivere al Governo già nel pomeriggio. Come ripetiamo da tempo si deve, in fretta, passare dalle parole ai fatti, e ridare la dignità del lavoro a tutte le 700 famiglie coinvolte a Torino e a Belluno".

In serata l'assessore regionale Chiorino ha auspicato un intervento diretto da parte del Governo: "Ora che la Curatela ha avviato il licenziamento collettivo e che la CIGS è in scadenza nel luglio prossimo, la sorte dei quasi 700 lavoratori distribuiti tra Piemonte e Veneto – ha incalzato Elena Chiorino - è direttamente proporzionale alla velocità con cui i neo Ministri Giancarlo Giorgetti e Andrea Orlando, a cui ho scritto una lettera questo pomeriggio, definiranno i parametri per dare risposte chiare. É evidente che i lavoratori non possono essere più ostaggio di tali situazioni e che le Istituzioni romane non possono restare a guardare”.

 

Daniele Angi

Commenti