Buche, sampietrini sollevati, dislivelli, binari del tram, griglie pericolose, scalini...muoversi in centro a Torino, per chi ha una disabilità e non solo, in moltissimi casi può rivelarsi molto difficile se non addirittura una vera e propria 'odissea'.
Piazza Vittorio, 'fortino' inaccessibile
Uno dei punti più critici è sicuramente piazza Vittorio Veneto, dove la pavimentazione storica nasconde diverse insidie soprattutto per chi si muove su una carrozzina manuale: “Nel tentativo di attraversare via Vanchiglia - racconta Veronica – si è costretti a fare il giro a causa dei binari del tram e della salita troppo ripida. Una volta arrivati dalla parte opposta, però, il passaggio per andare sotto i portici è troppo stretto; senza accompagnatore non ci sarebbero alternative se non quella di scendere pericolosamente in strada”.
Palazzo Nuovo, percorso a ostacoli
Non se la passano meglio nemmeno via Sant'Ottavio e via Verdi nei pressi di Palazzo Nuovo, area di vecchi e nuovi lavori: “Le difficoltà - spiega Maria – provate nell'affrontare la salita lato uscita riservata sono aggravate dalle buche: dovendo rallentare o fermarmi continuamente la fatica triplica”. A pensarla così sono anche Giulia e Gabriele: “Ogni volta – aggiunge la prima – che cerco di arrivare in università senza il Triride rischio di cadere”; “in alcuni casi - le fa eco il secondo – la carrozzina elettrica semplifica le cose ma, avendo maggiori problemi a livello fisico, la presenza di dislivelli rende gli spostamenti particolarmente pericolosi”.
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Via Roma, l'apparenza inganna
Anche le strade con una pavimentazione più moderna e funzionale come via Roma, però, non sono esenti da ostacoli. A saperne qualcosa è la stessa Giulia: “Se le sbarre delle griglie sono allargate - prosegue la stessa Giulia – le ruote della carrozzina rischiano di incastrarsi e di far perdere l'equilibrio”; in alcuni punti, dopo numerose segnalazioni, la situazione è stata risolta ma persistono ancora diverse zone percepite come critiche. Riccardo, infine, lamenta la mancanza di scivoli sui marciapiedi in alcuni punti: “In via Roma – segnala – non c'è la possibilità di attraversare da una parte all'altra della strada”.
La speranza: “Torino capitale dell'accessibilità”
Quella delle barriere architettoniche è una problematica che non riguarda soltanto le persone con disabilità. Lo sa bene la campionessa paralimpica Patrizia Saccà, reduce dalla caduta dalla carrozzina dello scorso 29 gennaio: “Torino – commenta – diventi una città modello di accessibilità per tutti: per gli anziani, per le mamme e i papà con passeggino, per chi si sposta in bicicletta o, più semplicemente, per le donne che vogliono indossare i tacchi senza rischiare di cadere. La città dovrebbe tornare a essere da esempio per tutta Italia, come accadde ai tempi di Torino 2006”.
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