E’ tornata la movida selvaggia in zona Vanchiglia. Quello che all’apparenza può sembrare un abbaglio, tra coprifuoco e locali chiusi, è in realtà la situazione che si verifica puntualmente ogni sera in via Cesare Balbo, alle spalle del noto centro sociale Askatasuna: decine e decine di giovani, quasi tutti senza mascherine, si ritrovano per bere e chiacchierare fino a tarda notte.
Lo schema della serata è pressoché lo stesso, sempre: si acquista l’alcol da un minimarket o lo si porta da casa, qualche bicchiere e la notte trascorrere senza alcun problema. I giovani si assembrano, il volume della voce sale. Chi si arrabbia, ancora una volta, sono i residenti. Le persone che, almeno in piena pandemia, erano convinte di poter dormire e invece si ritrovano ancora la movida sotto casa.
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Le chiamate alle forze dell’ordine sono frequenti, ma gli interventi pochi. Ecco perché, tra chi vive il quartiere e reclama il diritto al riposo, monta nuovamente la rabbia e lo sconforto. La beffa, in questo caso, è doppia: i locali infatti sono costretti a rimanere chiusi a causa delle restrizioni, la maggior parte dei torinesi vive le serate chiusa in casa. Eppure, in via Cesare Balbo, nulla sembra essere cambiato nonostante il Covid.
“Queste dinamiche vanno avanti da settimane, lasciando resti e sporcizia la mattina successiva. L'Amministrazione si conferma totalmente impotente. O, forse, ha semplicemente rinunciato a prendere qualsiasi tipo di contromisura in un clima ultimi giorni di scuola, da remi tirati in barca di chi vede il "traguardo" della fine della consiliatura: inaccettabile, anche perché il salatissimo conto lo pagano i residenti. I locali sono chiusi, l'abusivismo è padrone del campo. Gli assembramenti di gente senza mascherina sono un rischio che non possiamo permetterci di correre” afferma il capogruppo dei Moderati Silvio Magliano.
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