Il servizio sanitario del Piemonte offrirà il test del Dna (Nipt test) gratuito alle donne in gravidanza. Lo prevede un ordine del giorno presentato dal capogruppo di Luv Marco Grimaldi che ha avuto il via libera dal Consiglio Regionale del Piemonte questa sera, anche grazie alla convergenza con l'esponente leghista Sara Zambaia.
"L'anomalia di un esame importantissimo e privo di rischi non coperto dal Servizio Sanitario pubblico è stata oggi sanata, garantendo alle donne un diritto in più. Questo è stato possibile anche grazie alla collaborazione con la consigliera Zambaia, che ringrazio e con cui sono felice di avere trovato una mediazione che farà avanzare la nostra Regione sul piano dei diritti", ha commentato Grimaldi. "Con il voto di oggi - ha aggiunto la stessa Zambaia -, il Piemonte compie un enorme passo in avanti verso un ammodernamento dello screening prenatale e si propone di diventare protagonista, all’interno della conferenza delle Regioni e delle province autonome, del dibattito nazionale sulla necessità di inserire il Nipt test nei Livelli Essenziali di Assistenza".
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, nella popolazione generale la probabilità di avere un bambino con un problema congenito è pari a circa il 3%; nell'1% dei casi si tratta di anomalie che riguardano i cromosomi o il DNA. Il Nipt test è uno screening prenatale non invasivo e quindi privo di rischi capace di individuare alcune alterazioni dei cromosomi del feto con un alto grado di attendibilità: 99% per la sindrome di Down, 96% per la Trisomia 18, 91% per la Trisomia 13. Fare il test permette di ridurre il ricorso ad amniocentesi e villocentesi che presentano una seppur bassa percentuale di rischio aborto. Al momento solo l'Emilia-Romagna ha reso l'esame gratuito e la Toscana prevede un rimborso in base al reddito, nel resto d'Italia il test può essere eseguito solo privatamente con un costo tra i 500 e 700 euro che aumenta nel caso si chieda di rilevare il rischio di altre patologie.
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