In piazza Castello a Torino è andato in scena il 'funerale del futuro': ad organizzare le esequie di un domani sempre più in bilico anche a causa dell'emergenza climatica sono stati i gruppi locali di Extinction Rebellion e Fridays for Future.
I giovani sono stati protagonisti di una giornata di presidio e di tre incursioni 'teatrali' davanti alla sede della Regione Piemonte. A condire il tutto l'enorme scritta rossa 'Emergenza climatica: un anno di parole vuote' incollata sulla pavimentazione della piazza.
La data di oggi non è stata scelta a caso perché ricorre un anno esatto dalla 'dichiarazione di emergenza climatica e ambientale' da parte della stessa Regione: “Nonostante questo – ha spiegato Davide, attivista di Extinction Rebellion – nulla è successo e non esiste ancora nessuna road map: la promessa di fare qualcosa al più presto per la riduzione delle emissioni del 55/60% entro il 2030, al momento, non è stata mantenuta. Con questa azione vogliamo ricordare alla Giunta gli impegni presi, invitandola ad agire subito anche per fermare la perdita di biodiversità”.
Attivisti e attiviste hanno anche presentato una 'dichiarazione ufficiale' inviata sia alla Giunta che al Consiglio Regionale: “C’è bisogno - si legge - della vostra attenzione, del vostro impegno, di volontà, di lungimiranza, delle vostre risorse per la transizione. Ora. Non possiamo aspettare che, alla fine della crisi pandemica, segua un’altra crisi ancora più incontrollabile e trasversale di quella che stiamo vivendo oggi”.
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