Il Nazionale

Politica | 23 dicembre 2020, 12:22

Rivieracqua scatena la politica ponentina: il Sindaco di Diano a ruota libera dopo le dichiarazioni del collega Ingenito

Il primo cittadino bordigotto ha pubblicato nei giorni scorsi un suo pensiero sui social che, però, ha un chiaro riferimento al collega dianese che, seppur senza additare direttamente Ingenito, ha risposto a modo suo.

Rivieracqua scatena la politica ponentina: il Sindaco di Diano a ruota libera dopo le dichiarazioni del collega Ingenito

La questione Rivieracqua sta tenendo sempre più banco negli ultimi anni, tra comuni favorevoli ed altri contrari all’unione tra gli stessi per la gestione pubblica del prezioso liquido.

Nelle ultime ore è rimbalzata pesantemente la dichiarazione del Sindaco di Bordighera (che negli ultimi mesi si è dichiarato contrario alla cessione delle proprie reti a Rivieracqua), Vittorio Ingenito. Il primo cittadino bordigotto ha scelto i social network per commentare la situazione, poco dopo l’ennesima mancanza del numero legale nell’assemblea dei soci. “Riscontro obiettive difficoltà nel trovare colleghi Sindaci scrive Ingenito - che, in questo periodo, abbiano il tempo di giocare. Al contrario mi stupisco delle affermazioni di un primo cittadino che si pone come ‘risolutore di rogne’ ma che non è stato ancora in grado di mettere fine ai gravi problemi idrici che affliggono il suo territorio dopo 9 anni di mandato, due legislature in veste di deputato e due candidature alla Presidenza della Regione Liguria”.

L’identikit del Sindaco, nelle parole di Ingenito, è chiaro e porta a Giacomo Chiappori, primo cittadino di Diano Marina. “La politica ha terminato Ingenito - non ha ancora compreso che le possibili soluzioni alle profonde difficoltà di gestione del patrimonio idrico passano attraverso competenze manageriali che gli amministratori locali hanno dimostrato di non possedere. E’ davvero fondamentale cambiare passo per non perseverare negli errori già commessi”.

Pronta è arrivata la risposta del Sindaco di Diano: “Non voglio parlare del singolo episodio – ha detto Chiappori – e mi rivolgo invece alla generalità dei casi, visto che sono abituato a vedere gente che, quando ti guarda negli occhi ti dice che sei un amico e, invece, dietro la tastiera scrive quello che pensa. Parlo in generale e non entro nella diatriba, perché preferisco non scendere a questo livello o fare polemiche. Non con Ingenito ma, in generale, con persone che arrivano nel panorama politico-amministrativo e che dopo un giorno pensano, visto che non c’è umiltà e rispetto, pensano di essere più bravi di altri. Io non giudico mai l’operato degli altri e me ne guardo bene. Ci sono comuni nella nostra provincia, che hanno tentato di affondare che un sogno e che per me diventerà una realtà (Rivieracqua, ndr), anche perché abbiamo un commissario ‘con le palle’. Se parliamo di Bordighera, questo è un comune che sta creando dei danni alla società e spero che un domani li facciano anche pagare. Un ragionamento che vale anche per gli altri comuni che stanno facendo la stessa cosa”.

Chiappori, come è suo uso e costume, non le manda a dire e parla a 360 gradi di Rivieracqua e delle problematiche ben note: “Quando si fa una società e si conferma l’obiettivo entrando con i propri patrimoni, non si può dire ‘vai avanti tu e poi vedrò di entra anche io’. Io non do nessuna colpa ai piccoli comuni che hanno fatto mancare il numero legale. Ammiro questi sindaci, perché c’è chi fa il primo cittadino a zero euro e al mattino si adopera per fare anche le pulizie. Quelli che, invece, dovrebbero pensare a quando stanno facendo sono quelli che ancora oggi tergiversano, attendendo che Rivieracqua vada a gambe all’aria. Io, sia chiaro, il mio dovere in merito l’ho sempre fatto e continuo a farlo”.

“Sono sei anni che prosegue Chiappori - lotto per tutti i comuni, in modo da portare il fatturato a 45 milioni e non mi sono mai vantato di quanto ho fatto ai tempi in cui ero Deputato. Ora, come regalo di Natale, racconterò tutta la storia di Rivieracqua e di quanto è successo negli ultimi anni. Il regalo a me lo hanno fatto l’altro giorno quei sindaci che mi hanno chiamato per fare il terzo del Cda e poi non sono venuti e hanno fatto mancare il numero legale. Io avevo dato disponibilità per un anno, nonostante non sia un momento facile per la società. Ma credo che con Gaia Checchucci si possa fare il bene di Rivieracqua e, quindi, avevo accettato l’incarico”.

Chiappori termina facendo un ragionamento di più ampio respiro in chiave politica, regionale e locale: “Il 2020, seppur con i suoi problemi dettati dal Covid, mi ha aperto gli occhi. Per le elezioni Regionali, per le quali ho capito di essere una persona scomoda e, oggi, queste dichiarazioni. Con questo, quindi, ho ancora di più la conferma che, come persona onesta e scomoda, non posso far parte di questo giro politico che non si adatta a me”.

Carlo Alessi

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