"Sono assolutamente convinto che sia stata una disgrazia, ma anche se sindaco e questura avessero fatto meglio nulla sarebbe cambiato. Si puó anche prevedere la rapina, ma quando si scatena il panico, che é imprevedibile, non si puó fare nulla". Parole dell'avvocato Luigi Chiappero, difensore della sindaca di Torino Chiara Appendino, imputata a Torino per i fatti avvenuti in piazza San Carlo il 3 giugno 2017, durante la proiezione della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid.
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"Oggi in aula ho parlato del cigno nero - ha aggiunto Chiappero - credo ci siano ancora al mondo fenomeni imprevedibili e credo soprattutto, quando non si conosce la causa del fatto inprevedibile come in questo caso, non si possa pretendere da nessuno un comportamento tale da evitare quello che é capitato. L'unica cosa - ha continuato Chiappero - sarebbe stata vietare gli eventi. In piazza San Pietro se arrivano quattro e fanno qualcosa cosa pensate che succeda?".
L'avvocato Chiappero ha aggiunto ancora: "Quelle quattro transenne in piazza San Carlo possono aver fatto male a qualcuno, ma la gente se crede ci sia un attentato cerca un cortile, un portico e non uno spazio aperto. Posso mettere tutti i cartelli e le vie di fuga che voglio, ma se si scatena il panico non c'é nulla da fare".
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