Circa due anni e mezzo e 25 udienze sono occorse per arrivare alla sentenza del processo Barbarossa, questa sera in Tribunale ad Asti
Il collegio dei giudici presieduto dal dottor Alberto Giannone con Marco Dovesi e Beatrice Bonisoli a latere, ha espresso sentenza nei confronti di 9 imputati, nell’ottobre scorso il Tribunale di Torino aveva già condannato, con rito abbreviato, 17 imputati comminando pene che per alcuni di essi hanno toccato i 20 anni di reclusione e confermando sostanzialmente la tesi accusatoria sostenuta dai sostituti procuratori Paolo Cappelli e Stefano Castellani della Dda torinese, con loro in aula anche il procuratore della Repubblica di Torino Anna Maria Loreto.
Era presente il comandante provinciale dei Carabinieri di Asti Pierantonio Breda, con il tenente Roberto Iandiorio del Nucleo Operativo il procuratore capo Alberto Perduca, i ragazzi di Libera che hanno seguito tutte le fasi del processo.
Le richieste e le condanne
Per l'imputato Fabio Biglino erano stati chiesti 14 anni e 1 mese, la condanna è stata di 9 anni.
Marino Franco, per il quale erano stati chiesti 13 anni e 8 mesi è stato assolto, ma ha avuto 7 mesi per un fatto minore collegato
Ad Angelo Stambè, per il quale erano stati chiesti 13 anni, 8 anni di condanna
Alberto Ughetto, collaboratore di Biglino, per il quale la richiesta era stata di 12 anni è stato assolto per non aver commesso il fatto, per estorsione aggravata la pena inflitta è di 2 anni
Mauro Giacosa, imprenditore di Costigliole, che aveva una richiesta di 8 anni è stato condannato a 5 anni e 6 mesi
Sandro Caruso, per il quale è stata chiesta assoluzione per concorso in rapina, è stato condannato a 6 anni e otto mesi
Pier Paolo Gherlone per il quale erano stati chiesti 6 anni e 8 mesi è stato assolto.
Fabio Macario è stato assolto, per lui la richiesta era stata di 4 anni
Luigi Catarisano è stato condannato a 1 anno e 8 mesi (la richiesta era di 2 anni e 6 mesi)
Biglino, Caruso, Stambè e Ughetto, dovranno risarcire la Regione Piemonte che si era costituita parte civile con una provvisionale di 5mila euro. Biglino e Giacosa dovranno risarcire anche l'imprenditore costigliolese Giuseppe Di Stefano (provvisionale immediatamente esecutiva di 5000 euro).
Il giudice ha condannato Biglino e Stambè a liquidare i danni al Comune di Costigliole e al Comune di Asti (provvisionale di 5mila euro).
La vicenda in breve
Il 3 maggio 2018 i Carabinieri del Reparto Operativo di Asti diedero il via a un’operazione che vide impegnati 300 militari dell’Arma, un elicottero, 4 unità cinofile e una squadra della Compagnia di Intervento Operativo (C.I.O.) del 3° Reggimento Carabinieri Lombardia, portando a 26 arresti effettuati tra la capitale delle Langhe, Alba e Costigliole d’Asti.
Gli imputati a processo hanno sempre sostenuto di essere estranei all’associazione malavitosa e di non sapere con chi avevano a che fare
i pm hanno invece ricostruito un’organizzazione che rispecchiava perfettamente la classica ‘locale’ che faceva capo a quella originaria calabrese .
La reazione di Libera
Isabella Sorgon, che con i ragazzi di Libera Asti, ha sempre seguito le udienze si è dichiarata soddisfatta: "Abbiamo approfondito uno studio. Siamo soddisfatti e speriamo serva per un rilancio della sensibilizzazione sul nostro territorio, speriamo anche che le amministrazioni reagiscano sempre con prontezza".
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