Primo giorno "arancione" per Torino (così come il resto del Piemonte) e subito l'effetto è sotto gli occhi di tutti: molte più persone in strada, complice anche il fatto che si tratta di un "debutto" domenicale e quindi la gente ha più tempo libero.
Prime code già al mattino (anche la sindaca a passeggio)
Persone che, almeno nelle ore della mattina, hanno sfruttato fin dal primo momento la possibilità di uscire di casa senza più la necessità di giustificare il proprio spostamento con motivazioni di necessità. Ecco così che via Roma, via Lagrange e le altre strade dello shopping sembrano voler recuperare il tempo perduto, visto che l'altra grande novità della zona arancione è la possibilità di apertura anche per quei negozi che in un primo momento non erano considerati "indispensabili".
Il risultato sono molti clienti in coda davanti ai negozi, oppure fuori dai bar per una consumazione take away (questo rimane come durante la zona Rossa). Tante le offerte e i prezzi scontati, ma anche la voglia di fare acquisti in vista del Natale, data l'incertezza che potrebbe caratterizzare le settimane a venire.
Voglia di uscire anche in altre vie poco distanti dal centro, come la zona pedonale di via Monferrato, alle spalle della Gran Madre. Anche qui, insieme alle passeggiate, si notano molte persone in coda vicino ai dehors e davanti alle vetrine dei negozi costretti a rimanere chiusi fino a ieri.
E su via Garibaldi anche la sindaca Chiara Appendino ha deciso di concedersi una passeggiata in famiglia, postando poi su Facebook il suo pensiero: "Oggi è una bella giornata, dopo settimane di limitazioni, riaprono i negozi e sono consentiti gli spostamenti all'interno del proprio Comune. Due raccomandazioni: supportiamo i negozi di vicinato e, nel contempo, non abbassiamo la guardia. Si può passeggiare e fare shopping in modo responsabile".
Il bis al pomeriggio, quando inizia lo "struscio" (e commercianti soddisfatti)
Dopo una pausa intorno all'ora di pranzo, poi, nel pomeriggio è ritornato lo "struscio" e le solite passeggiate della domenica pomeriggio nelle vie del centro, anche se le mascherine sembrano essere piuttosto diffuse.
E il bilancio, a fine giornata, è positivo per i commercianti. Nulla di travolgente, ma si percepisce la voglia di tornare a frequentare il proprio negozio di fiducia e comunque di uscire per lo shopping. Le previsioni della vigilia sono state rispettate: Confesercenti stima che oltre il 90% delle attività in centro abbia riaperto, mentre in periferia la situazione è più frastagliata, con una media che supera però il 70%. Ovviamente, la parte del leone l’hanno fatta i negozi di abbigliamento, ma si registra un buon afflusso anche nei negozi di casalinghi e di oggettistica.
“Ciò che ci raccontano i colleghi - dice Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti - è confortante: certo, prima di tornare alla normalità deve passare ancora un po’ di tempo e qualche timore nella clientela rimane. È comprensibile, ma l’importante che ci si avvii verso una situazione di sempre maggiore tranquillità. Ciò conta dal punto di vista economico, ma anche da quello psicologico. Non c’è ristoro che tenga: per un negoziante è fondamentale poter tirare su la saracinesca ogni mattina; la sicurezza della continuità della propria impresa viene da lì. C’è soltanto da sperare che questi primi segnali positivi si consolidino. Faccio ancora una volta appello al rispetto delle norme di sicurezza: è l’unico modo per evitare di tornare ancora una volta indietro”.
Commenti