La seconda ondata di coronavirus sta mettendo in grave difficoltà molte aziende, in particolare quelle attive nella filiera dell’organizzazione di eventi, operatori del settore dei viaggi e aziende turistiche.
Il Partito Socialista Ticino accoglie quindi con piacere la decisione del Consiglio federale, presa il 4 novembre 2020 dopo lunghi tentennamenti, di voler finalmente agire con rapidità in materia di aiuti per i casi di rigore concernenti le imprese in gravi difficoltà economica a causa dell’epidemia di COVID-19.
Il sostegno finanziario della Confederazione dovrebbe ammontare al 50 per cento delle spese sostenute dai Cantoni per i casi di rigore e l’ordinanza dovrebbe entrare in vigore già il 1 dicembre 2020.
Ora però i Cantoni devono agire: il Consiglio federale ha infatti avviato una procedura di consultazione urgente inerente all’ordinanza sui provvedimenti per i casi di rigore, disciplinando così i dettagli per il sostegno ai programmi cantonali da parte della Confederazione.
"Come PS Ticino - dicono Laura Riget e Fabrizio Sirica, copresidenti PS Ticino e Ivo Durisch, capogruppo - invitiamo il Consiglio di Stato a rispondere positivamente a questa consultazione ed assumersi la propria responsabilità per aiutare le imprese in difficoltà, così da scongiurare numerosi fallimenti e un’ondata di licenziamenti".
In tal senso il PS Ticino, con prima firmataria la copresidente Laura Riget, ha presentato un’interrogazione al Consiglio di Stato che chiede come intende rispondere a tale consultazione e come intende definire i requisiti minimi per concedere gli aiuti per i casi di rigore.
Infine l’interrogazione si sofferma sugli strumenti e la loro somma che il Consiglio di Stato intende utilizzare per concedere i crediti (fideiussioni, garanzie, mutui), che ricordiamo saranno coperti nella misura del 50% dalla Confederazione e in particolare se intende utilizzare contributi a fondo perduto. Come PS riteniamo infatti che, proprio a salvaguardia dei posti di lavoro, per evitare fallimenti e licenziamenti, anche lo strumento dei contributi a fondo perduto sia necessario e auspichiamo che il Consiglio di Stato risponda rapidamente ai quesiti da noi posti.
Il testo dell'interrogazione
Nella sua seduta del 4 novembre 2020 - scrivono Laura Riget, Fabrizio Sirica e Ivo Durisch - il Consiglio federale ha avviato la procedura di consultazione urgente inerente all’ordinanza sui provvedimenti per i casi di rigore concernenti le imprese in gravi difficoltà economica a causa dell’epidemia di COVID-19, disciplinando così i dettagli per il sostegno ai programmi cantonali da parte della Confederazione. Si tratta in particolare di aziende attive nella filiera dell’organizzazione di eventi, operatori del settore dei viaggi e aziende turistiche. Il sostegno finanziario della Confederazione ammonta al 50 per cento delle spese sostenute dai Cantoni per i casi di rigore.
Dopo diverse prese di posizione politiche, tra le quali la richiesta ferma del Partito socialista svizzero di dare seguito al più presto alle decisioni prese durante il mese di settembre dalle Camere federali, il Consiglio federale ha finalmente dichiarato di voler attuare rapidamente le misure per i casi di rigore per le imprese che sono particolarmente colpite dalle conseguenze dell’epidemia di COVID-19. L’ordinanza dovrebbe infatti entrare in vigore il 1 dicembre 2020.
Ora tocca al Cantone agire, rispondendo dapprima alla consultazione urgente e poi, in caso di auspicata adozione degli aiuti per casi di rigore, disponendo di proprie basi giuridiche ed esaminando le richieste nel singolo caso. È infatti necessario disporre rapidamente di questi strumenti per evitare licenziamenti, fallimenti e perdite di posti di lavoro.
Chiediamo quindi al Consiglio di Stato:
- Se e come intende attuare in tempi brevi le basi legali cantonali in modo che anche le imprese ticinesi in gravi difficoltà a seguito dell’epidemia di Coronavirus possano già farne richiesta a partire dal 1 dicembr
- Quali requisiti minimi intende adottare per concedere gli aiuti per i casi di rigore?
- Quali strumenti intende utilizzare per concedere i crediti (fideiussioni, garanzie, mutui), che ricordiamo saranno coperti nella misura del 50% dalla Confederazione e in particolare se intende utilizzare contributi a fondo perduto?
- Quanti mezzi finanziari intende mettere a disposizione per i casi di rigore?
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