Il Nazionale

Cronaca | 31 ottobre 2020, 12:17

«Ciao “Gustu”», il Pinerolese piange Augusto Canal

Per oltre 50 anni protagonista della scena politica: dal Sessantotto a Pinerolo alla guida del Pd della Val Pellice

«Ciao “Gustu”», il Pinerolese piange Augusto Canal

«Ciao “Gustu” », questo è il saluto che il circolo Pd intercomunale della Val Pellice ha rivolto pubblicamente al suo storico coordinatore Augusto Canal, con un pensiero, che lo accompagna: “Di’ al tuo amico che nella sua morte, una parte di te muore e va con lui. Ovunque vada, vai anche tu. Non sarà solo”.

Canal si è spento ieri, all’età di settant’anni. È stato un protagonista della politica del Pinerolese: militante di Lotta continua, è stato uno tra i leader del Sessantotto di Pinerolo, poi ha vissuto un’esperienza da sindacalista in Cisl, quando era impiegato in banca. La sua esperienza politica è passata anche dal Consiglio comunale di Pinerolo, dove è stato eletto presidente. Infine il trasferimento a Torre Pellice, dove ha preso la guida del circolo intercomunale del Pd, appena è stato fondato, e l’ha lasciata nel 2019.

In Val Pellice non ha mai rivestito un incarico amministrativo, ma ha preferito continuare a fare elaborazione politica.

«Non sempre avevamo le stesse idee, ma quel che mi resta è l’amicizia che ci ha legato – racconta Claudio Bertalot, ex sindaco di Torre –. Capitava di discutere davanti a un piatto di pasta, a casa sua, e poi sentirci nuovamente al telefono il giorno dopo».

Bertalot ne ricorda «la capacità di fare sintesi: era una persona che leggeva approfonditamente i giornali e si teneva sempre aggiornato, aveva approfondito anche il tema dell’industria 4.0». Ma una delle sue qualità era anche calare la politica nella vita quotidiana: «Capitava che andasse ai giardinetti e parlasse con le mamme, spiegando loro eventuali opportunità per ottenere fondi per il nido per i figli, piuttosto che per altri servizi».

Per chi lo conosceva come una persona rigorosa, decisa nelle sue opinioni, come lo ricorda Bertalot, un pensiero non può non andare agli ultimi anni in cui ha mostrato un lato inedito di lui: «Era molto legato a suo nipote e l’affetto che mostrava per lui mi ha colpito tanto».

Marco Bertello

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