Una vera e propria "rivoluzione": è stato definito così, dall'assessore al commercio della Città di Torino Alberto Sacco, il nuovo regolamento del commercio su area pubblica deliberato dalla Giunta seguendo i dettami della legge nazionale 160 del 2019.
La disciplina prevede alcune semplificazioni, tra cui l'unificazione del canone per occupazione di suolo pubblico e rifiuti (Cosap e Tari), la previsione di una tariffa standard annuale di 70 euro al metro quadrato per le postazioni fisse e di una giornaliera di 2 euro per quelle restituite all'uso pubblico al termine dell'attività (entrambe possono essere aumentate o diminuite del 25%). Un'altra importante innovazione è rappresentata dall'istituzione del pagamento giornaliero per i posteggi individuati nel Piano Mercati attraverso la piattaforma informatica Merc@to: in questo modo, i commercianti pagheranno soltanto nelle giornate di effettiva occupazione del posto.
Le tariffe sono determinate in base a diversi criteri, tra cui l'entità dell'occupazione espressa in metri quadrati, la tipologia, la durata e il valore economico del posteggio in relazione alla sua posizione. A proposito dell'ultimo punto, Torino è stata suddivisa in cinque macro-aree in considerazione del vantaggio ricavabile da parte del concessionario e del sacrificio imposto alla collettività per la sottrazione dell'area all'uso pubblico. Per quanto riguarda le postazioni restituite all'uso pubblico al termine dell'attività, infine, verrà considerata anche la categoria merceologica: alimentare, extra-alimentare, produttori agricoli, libri, prodotti stagionali e vendita notturna.
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Soddisfatta la sindaca Chiara Appendino: "I mercati - commenta – sono uno dei presidi sociali più importanti della città. Con questo nuovo regolamento abbiamo portato a termine uno degli obiettivi di mandato, rendendoli più efficienti e promuovendo un'idea di città in grado di coniugare tradizione e innovazione: essere tra i primi in Italia ad approvarlo è motivo di orgoglio".
Sulla stessa lunghezza d'onda è anche la vice-ministra all'economia Laura Castelli: "Questa delibera - dichiara – porta Torino avanti in una visione complessiva di città e cambierà la vita delle persone che lavorano nei mercati, spero che altre città seguano l'esempio".
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