Il Piemonte conta i danni e le vittime di un fine settimana atroce, all'insegna di un maltempo che ha devastato interi paesi, strade e città.
Un'alluvione, abbattutasi su gran parte della regione, che fortunatamente ha risparmiato Asti, ma che ha tenuto tutti i cittadini in uno stato di ansia e preoccupazione.
Tra dirette straordinarie del sindaco Maurizio Rasero e allagamenti, la piena del Tanaro è passata senza generare grosse conseguenze.
C'è chi, però, mette in guardia.
"Ad Asti c'è stata la fortunata condizione di portata modestissima del Borbore. Questo ha evitato esondazioni, contrariamente a quanto si è verificato a Ormea, dove è stato invece l'affluente del Tanaro a straripare", commenta Mario Tanino, presidente del Comitato Cittadino Tanaro e Borbore.
A 'salvare' Asti da gravi conseguenze alluvionali sarebbe stato, insomma, un colpo di fortuna, che, purtroppo, non ci sarebbe stato in altre zone piemontesi.
Il CCTeB, inoltre, pone all'attenzione delle Autorità e degli organi competenti anche un importante tema.
"Considerate anche le rilevazioni dal 3 ottobre, ci sono dubbi che la società ValPel 2 (società che ha realizzato la centrale idroelettrica sul Tanaro, ndr) abbia rispettato la prescrizione che prevede l'abbassamento totale della diga quando la portata supera i 186 mc/sec)", spiega Tanino.
Non è tutto. A detta del Comitato, infatti, durante l'evolversi della piena "si è potuto constatare che le due posizioni destinate al comando manuale di svuotamento diga non risultavano raggiungibili in sicurezza da parte di potenziali operatori".
Una criticità importante, che il Comitato approfondirà, insieme al comportamento definito "anomalo" dello scarico di emergenza sul P2.
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