Il Nazionale

Cronaca | 24 settembre 2020, 11:42

Protesta dei lavoratori dell'accoglienza al Lidl di Beinasco: "Paghe da fame e diritti negati"

"A stento sopravviviamo. Chiediamo che l'azienda intervenga al più presto per mettere fine a questa situazione che stiamo subendo da anni"

Protesta dei lavoratori dell'accoglienza al Lidl di Beinasco: "Paghe da fame e diritti negati"

La protesta è andata in scena nella mattinata di oggi, giovedì 24 settembre, perché evidentemente la misura era colma. I lavoratori dell'accoglienza del gruppo Lidl, in occasione dell'inaugurazione del punto vendita di Beinasco, hanno manifestato, denunciando paghe da fame e diritti negati.

"Gentili clienti, da anni ci conoscete e ci vedete qui all’ingresso dei supermercati Lidl", fanno sapere in una nota, "dove  con attenzione cerchiamo di svolgere il nostro lavoro per agevolarvi nella vostra permanenza per gli acquisti, ma forse non sapete che:

- ogni anno, le aziende per cui lavoriamo cambiano nome (seppur le persone rimangano le stesse) per abbassare il nostro salario e i nostri diritti tramite nuovi contratti

- ogni anno ci costringono ad accettare condizioni a dir poco illegittime:

- paghe orarie anche di pochi euro l’ora, nonostante la fatica e pericolosità del lavoro

- paghe mensili addirittura di 600 - 700 €uro a  fronte di 180 - 200 ore di lavoro

- scatti di livello, ferie, permessi, tredicesime… mai considerati

- contratti spesso a termine, anche se molti di noi lavorano da più di 10 anni

           - non rinnovo dei contratti a quei lavoratori che hanno chiesto diritti e miglioramenti, pur avendo anni di anzianità 

Causa di questa nostra condizione di sfrttuamento e oppressione è il gioco degli appalti e dei sub-appalti: infatti, la multinazionale LIDL concede l’attività in appalto al gruppo Mondialpol, che a sua volta la sub-appalta a Cmf Nord… la quale si assume il rischio di non rispettare i diritti dei lavoratori, così chiudendo il cerchio dell’illegittimità".

L'appello che viene lanciato è molto chiaro: "A pagare siamo noi e le nostre famiglie", sottolineano i lavoratori. "A stento sopravviviamo. Per questo, auspichiamo che Lidl intervenga al più presto per mettere fine a questa situazione che stiamo subendo da anni".

Infine, chiedono solidarietà alle persone, "facendo un piccolo gesto concreto: chiama il LIDL al numero al 800 48 00 48, oppure scrivigli un messaggio su www.lidl.it/contatti".

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