Amnesty International condanna l’arresto della portavoce del movimento No Tav Dana Lauriola, arrestata il 17 settembre a Bussoleno, in Val di Susa.
In una nota pubblicata sul proprio sito a firma del portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury, l’organizzazione che tutela i diritti umani spiega: “Esprimere il proprio dissenso pacificamente non può essere punito con il carcere. L’arresto di Dana è emblematico del clima di criminalizzazione del diritto alla libertà d’espressione e di manifestazione non violenta, garantiti dalla Costituzione e da diversi meccanismi internazionali".
"È urgente che le autorità riconsiderino la richiesta di misure alternative alla detenzione - aggiunge Noury - e liberino immediatamente Dana Lauriola, arrestata ingiustamente per aver esercitato il suo diritto alla libera espressione e a manifestare pacificamente”.
L’attivista, 38 anni, è attualmente detenuta nel carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino per scontare una pena di due anni, a seguito di una condanna definitiva per violenza privata e interruzione aggravata di servizio di pubblica necessità. I fatti si riferiscono a una manifestazione No Tav del 3 marzo 2012 che si svolse sull’autostrada Torino-Bardonecchia, all’altezza del casello di Avigliana, alla quale parteciparono circa 300 attivisti del movimento.
"L’arresto di Dana Lauriola - commenta invece la consigliera regionale grillina Francesca Frediani, valsusina - è emblematico del clima di criminalizzazione verso il movimento No Tav ed è riuscito ad attirare l'attenzione di un'organizzazione mondiale come Amnesty International. Esprimere il dissenso pacificamente non può essere punito con il carcere".
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