Il Nazionale

Eventi e Turismo | 19 settembre 2020, 07:00

Oggi pomeriggio al Censin Bosia la cerimonia per ringraziare i tanti in prima linea contro il Covid

Persone, associazioni ed enti saranno premiati con le pergamene firmate Paolo Fresu

Oggi pomeriggio al Censin Bosia la cerimonia per ringraziare i tanti in prima linea contro il Covid

La città di Asti che sconfigge il "mostro" con la solidarietà e l'inclusione.

C'è tutto il significato della Cerimonia del Grazie, in programma questo pomeriggio allo stadio comunale Censin Bosia, nella creazione dell'illustratore Paolo Fresu, autore della serigrafia che sarà consegnata ai tantissimi che, durante l'emergenza Covid, hanno saputo lavorare per gli altri senza risparmiarsi.

Saranno diverse le persone, associazioni, enti che il Comune di Asti in collaborazione con la Sezione ANA di Asti, la Banca del Dono con l’associazione il Dono del Volo e il CSVAA, ringrazierà con, appunto, la "Cerimonia del Grazie".

NON SOLO VOLONTARIATO MA VERA INTERAZIONE CON LA CITTÀ

Il grande cappello sotto il quale andrà in scena la cerimonia è quello del volontariato con un'accezione decisamente più ampia, quella dell'interazione con enti, persone e associazioni con lo scopo del bene comune.

In una parola, inclusione, come hanno spiegato sindaco Rasero e l'assessore ai Servizi Sociali Mariangela Cotto, nel corso della conferenza stampa di presentazione: "Non possiamo dimenticare le tante iniziative, da Dona la spesa alla spesa a domicilio, chi ha fatto le mascherine, l'istituto Artom per Il gel, gli alpini e tutte le associazioni di volontariato. Abbiamo lavorato con il principio di includere. Nella vita occorre sapere dire grazie, da chi ci ha dato 5 euro a chi ne ha date 5000". 

IL CUORE DEGLI ALPINI SEMPRE IN PRIMA FILA

Partner preziosi nell'organizzazione della cerimonia, gli alpini, che dalla prima linea non si sono mai mossi, come ha spiegato il vicepresidente vicario Vincenzo Calvo: "Vogliamo ringraziare chi ha lavorato ma soprattutto ricordare chi non c'è più, sarà anche un'occasione per riflettere sul valore della vita".

Quasi 700 le ore impiegate dagli alpini per il contingentamento nei mercati, quotidiana la sorveglianza al parco Rio Crosio. La raccolta fondi realizzata dagli alpini ha permesso di versare 20mila euro alla Asl per pagare le spese del soggiorno dei medici.

Con Calvo, Piero Conti e Francesco Marzo dell'ANA: "Usufruiremo della metà dei 1060 posti a disposizione allo stadio e sarà controllata la temperatura a tutti che,naturalmente, dovranno indossare la mascherina".

LA CERIMONIA

L'accoglienza allo stadio è prevista intorno alle 15.30, a seguire la messa officiata dal vescovo Marco Prastaro, con il coro ANA Vallebelbo e, alle 16.30 la consegna delle pergamene con la serigrafia di Paolo Fresu.

La fanfara degli Alpini suonerà l'Inno di Mameli e Il Silenzio e le diverse religioni avranno la possibilità di avere i loro momenti di preghiera.

I controlli e la vigilanza in collaborazione con Questura, Prefettura e Vigili del Fuoco.

"Il virus ci ha imprigionati senza molte prospettive facendo emergere tante problematiche, sono raddoppiate le richieste di aiuto. Siamo stati una forza della natura".

I GIOVANI HANNO CONVERTITO PICCOLE MANCE IN SPESE

E si è altresì scoperto che i tanti volontari che portavano la spesa a domicilio, hanno convertito qualche mancia in ulteriore spesa. Un bel segnale di forza e cooperazione

"Non è stata la pandemia a dover dimostrare quanto fosse grande il cuore astigiano - chiosa il presidente del CSVAA, Piero Baldovino - Le associazioni hanno risposto in modo responsabile e i giovani sono stati grandi. Questa esperienza ha rafforzato i legami di comunità".

Redazione

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