Il Nazionale

Politica | 11 settembre 2020, 11:37

Le scuole per l'infanzia e nidi ripartono: iscrizioni in lieve calo e 15 educatori assunti a tempo indeterminato

No al distanziamento tra bimbi, comunque divisi per gruppi, mascherina solo per gli operatori e i genitori negli spazi comuni. La febbre verrà misurata all'ingresso

Le scuole per l'infanzia e nidi ripartono: iscrizioni in lieve calo e 15 educatori assunti a tempo indeterminato

La scuola per l'infanzia e i nidi ripartono. Manca sempre meno al ritorno in classe dei bimbi della fascia 0-6 anni, una delle categorie su cui vige la maggior attenzione.

A Torino, anche a causa delle linee guida sulla sicurezza arrivate in grande ritardo e nonostante un lavoro a testa bassa per arrivare pronti alla fatidica data del 14 settembre, si respira un clima di attesa e leggera preoccupazione da parte dei genitori. Si spiega così il lieve calo delle iscrizioni rispetto allo scorso anno: nelle scuole dell'infanzia infatti si è passati dai 6651 iscritti per l'anno 2019-2020 ai 6253 iscritti per quest'anno. Per quanto riguarda i nidi d'infanzia, invece, si registra un calo ancora più netto con i 2143 iscritti ( di cui 1425 nei i nidi in gestione diretta, 558 nei nidi appalto e 160 nei nidi convenzionati) contro i 2587 dell'anno precedente.

I dati sono però aggiornati al 31 luglio e dall'assessorato all'Istruzione fanno sapere come i posti vuoti stiano lentamente diminuendo. Le iscrizioni, in ogni caso, rimarranno aperte per tutto l'anno scolastico, proprio per venire incontro ai genitori preoccupati dal clima di incertezza che si respira attorno al mondo scuola, in piena pandemia.

Indispensabili per far sì che il sistema possa stare in piedi gli educatori. Nella giornata di ieri, l'assessore Antonietta Di Martino ha comunicato la volontà da parte dell'amministrazione di assumere a tempo indeterminato 15 persone: i nomi, tra l'altro, verranno "pescati" dalla graduatoria 2011-2017, la cui scadenza inizialmente fissata per il 30 settembre 2020 è stata prorogata di un anno, per la gioia del personale del Comune di Torino che in pochi giorni può sorridere per una doppia buona notizia.

Al fine di garantire la maggior compresenza in sezione, è stato inoltre raggiunto un accordo con i sindacati per portare a 30 le ore in lezione. Gli educatori non lavoreranno di più e rispetteranno quanto stabilito dal contratto nazionale, ma si è preferito togliere ore ad alcune attività per avere una maggiore presenza nell'orario più critico, quello tra le 10 e l'1:30. Risultano poi 22 le situazioni di fragilità presentate. Un numero non così alto, ma da tenere comunque in considerazione: gli uffici, per questi educatori, stanno considerando di proporre comunque un lavoro alternativo ma che non prevede ovviamente la presenza in classe.

Confermato il rientro scaglionato in aula. I bimbi verranno divisi in "bolle", gruppi per i quali vi saranno delle figure di riferimento in modo tale da semplificare il contenimento in caso di contagio. Gli spazi, laddove non dedicati alle singole bolle e quindi comuni, verranno igienizzati dopo l'utilizzo o messi in quarantena se necessario. Come noto, i bambini non indosseranno la mascherina e tra di loro non vi sarà alcuna forma di distanziamento, mentre i dispositivi di protezione individuale saranno invece obbligatori per gli educatori e i genitori che sosteranno in aula per l'ambientamento. In ogni caso l'accompagnamento alla struttura rimarrà consentito per un solo genitore o delegato.

Capitolo febbre: la temperatura verrà rilevata all'ingresso tanto ai bimbi quanto agli operatori e ogni scuola o nido avrà un referente Covid, individuato nel responsabile pedagogico. Se si dovesse riscontra un possibile caso di bambino con sintomi, il bimbo verrà accudito in un locale separato, sino all'arrivo del famigliare. Sarà poi il genitore a contattare il pediatra e, se conferma l'ipotesi di sospetto Covid, si procederà con la segnalazione al sevizio di igiene che deciderà quale procedura di sicurezza praticare. Tra dubbi, linee guida e qualche buona notizia, le scuole per l'infanzia e i nidi si apprestano a ripartire.

Andrea Parisotto

Commenti