Il Nazionale

Cronaca | 10 settembre 2020, 14:22

Sgomberato il campo rom in via Reiss Romoli

Nessun problema di ordine pubblico, con una ventina di nomadi che hanno lasciato l'area dopo un colloquio con gli agenti della polizia municipale

Sgomberato il campo rom in via Reiss Romoli

 

Stamattina la polizia municipale, in collaborazione con polizia di Stato, carabinieri e Protezione civile, ha liberato l’area di via Reiss Romoli, dove si erano insediate da qualche tempo alcune famiglie nomadi provenienti dal grande campo di via Germagnano.

L’operazione, anche grazie anche al lavoro preventivo di sensibilizzazione e informazione, è stata rapida e non si sono registrate tensioni. L’intervento dei Servizi sociali ha consentito, inoltre, di assicurare una sistemazione a due uomini di oltre 65 anni, che saranno ospitati in un ricovero per anziani, e di due minori, che andranno a vivere insieme a due parenti in un appartamento messo a disposizione dall'Arcidiocesi di Torino. È ora in corso l'operazione di demolizione delle baracche.

"Un sentito ringraziamento agli agenti della polizia locale di Torino che questa mattina sono intervenuti per sgomberare l’ennesimo accampamento abusivo di nomadi provenienti dal campo di via Germagnano". E' quanto recita la nota diramata dall'assessore alla Sicurezza della Regione Piemonte, Fabrizio Ricca, dopo lo sgombero in via Reiss Romoli. "Il loro lavoro è stato fondamentale per riportare legalità nell'area è evidente che questo tipo di operazioni e lo sforzo degli agenti non sarebbe stato necessario se per lo sgombero di via Germagnano fossero stati presi provvedimenti differenti che non avrebbero portato a una dispersione dei vecchi occupanti su tutto il territorio comunale".

"A quanto pare le nostre sollecitazioni sull’occupazione rom in via Reiss Romoli hanno sortito gli effetti sperati e si è provveduto allo sgombero dell’area", ha invece commentato Enzo Liardo di Fratelli d’Italia. “ Un grande plauso va alla Polizia Municipale, e in particolare al nucleo che si occupa dei nomadi, per il quale chiediamo un riconoscimento per il lavoro anche rischioso e logorante che svolge. I premi vanno dati a chi li merita perché i soldi pubblici appartengono ai cittadini. E’ a loro che bisogna garantire servizi, non a chi prende danaro e poi va ad occupare altre zone della città, peggiorando la situazione”.

 

Marco Panzarella

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