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Politica | 03 settembre 2020, 14:01

La chiesa tende la mano alla scuola: aule e spazi della Diocesi per garantire le lezioni in presenza

Ottimista il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Manca: “Abbiamo una situazione oggi che è rassicurante, in tutto il Piemonte. In caso di criticità, sapere di avere a disposizione spazi dei parroci dà serenità”

La chiesa tende la mano alla scuola: aule e spazi della Diocesi per garantire le lezioni in presenza

 La chiesa tende la mano alla scuola. E’ stato firmato questa mattina a Palazzo Civico un accordo tra l’Arcidiocesi di Torino, l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte e la Città di Torino che prevede, al fine di garantire spazi consoni e sicuri per la ripresa delle scuole, la concessione di aule per gli alunni, in caso di necessità. Il contratto, firmato dalla sindaca Chiara Appendino, l’assessore all’Istruzione Antonietta Di Martino, l’arcivescovo Cesare Nosiglia e Fabrizio Manca, dell’Ufficio Scolastico Regionale, prevede la concessione in comodato d’uso di spazi di parrocchie ed enti religiosi, per poter garantire le lezioni in presenza.

“L’apertura della scuola è una priorità assoluta” ribadisce la sindaca Appendino. “Stiamo affrontando le difficoltà una ad una, l’accordo di oggi ci dice che ci sono aspetti non prevedibili, ma è utile avere spazi flessibili che ci permettano di garantire il rientro nelle aule”. Inevitabile, per la prima cittadina, la sinergia tra enti: “Questa è una sfida che vede tutti gli attori coinvolti: che soli 5 istituti richiedano spazi esterni, è frutto del nostro grande lavoro”.

“Lo scopo di questo protocollo è di sostenere con l’apporto congiunto di tutti i firmatari l’avvio e lo svolgimento sereno e sicuro del presente anno scolastico. Abbiamo segnalato alle autorità scolastiche regionali la nostra disponibilità, abbiamo il dovere come Chiesa di venire incontro agli studenti e alle loro famiglie” è il pensiero dell’arcivescovo Cesare Nosiglia. Soddisfatto e ottimista per la ripresa delle lezioni anche Fabrizio Manca: “ Abbiamo una situazione oggi che è rassicurante, in tutto il Piemonte. In caso di criticità, sapere di avere a disposizione spazi dei parroci dà serenità”. 

“Il tema della gestione degli spazi è uno dei pilastri su cui poggia la ripresa delle attività didattiche - afferma Di Martino - Le scuole avranno uno strumento in più a garanzia della ripresa in presenza. Diritto allo studio e alla salute non devono essere compromessi: anche durante l’anno potrebbe essere necessario ricorrere all’accordo, nel caso venissero inasprite le misure”.

Nel concreto, saranno due le scuole che usufruiranno immediatamente dei benefici della firma del protocollo, mentre cinque sono gli istituti che godranno di altri spazi messi a disposizione anche dal Politecnico e dalla Circoscrizione 7 o la stessa Città di Torino: tre primarie e due Cpia, per un totale di 149 studenti delle primarie e 460 del Centro di istruzione per adulti.

Andrea Parisotto

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