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Politica | 02 settembre 2020, 16:59

Cirio sulle scuole: "La misurazione della febbre non si può affidare solo alle famiglie, pronto a fare test a campione"

Il governatore: "Fatto tutto quanto nelle nostre competenze, ma abbiamo atteso risposte troppo a lungo. Mancano risorse per assumere personale, ma nono possiamo permetterci altri intoppi. Voglio un canale dedicato per i test agli studenti"

Cirio sulle scuole: "La misurazione della febbre non si può affidare solo alle famiglie, pronto a fare test a campione"

"Il Piemonte, per quanto compete alle proprie competenze e possibilità, è pronto alla riapertura delle scuole. Il problema è che non abbiamo avuto risposte per settimane e mesi, ho dovuto alzare la voce, anche se con garbo istituzionale, perché non arrivavano risposte su quelli che ritengo essere i tempi più importanti come il trasporto pubblico, ma anche l'arrivo dei banchi all'interno delle scuole e tutto ciò che riguarda le cattedre vuote e dunque il personale".

Il governatore del Piemonte Alberto Cirio ha ben presente che, con l'inizio di settembre, il conto alla rovescia prima che ripartano le lezioni si fa sempre più ridotto. E se da un lato professa ottimismo ("Contiamo di riaprire il 14 settembre"), dall'altro non manca di far notare dove si sono aperte le falle del sistema. "E' vero che il Governo ha stanziato 2 miliardi per il personale, sono importanti, ma fino a pochi giorni fa solo un miliardo era stato assegnato ai dirigenti. E il dirigente senza risorse economiche non può contrattualizzare nuovo personale e quindi si è creato un intoppo".

Un intoppo che però, mai come quest'anno, rischia di creare conseguenze gravi. "Se quello della carenza di insegnanti e dunque di limitazioni alla didattica è un danno mai accettabile, ma cui il Piemonte si era abituato negli anni passati- infatti è uno dei motivi per cui abbiamo chiesto l'autonomia in questo campo -, quest'anno è totalmente inaccettabile: non si può pensare di unire due classi perché manca un'insegnante, in una situazione come questa. Dunque è indispensabile che questo personale ci sia".

Corsie dedicate per fare i tamponi ai bambini
E sulle misure di sicurezza da tenere a scuola, prosegue Cirio, "ci siamo battuti perché l'obbligo della mascherina non fosse mantenuto mentre il bambino si trova seduto al banco, ma siamo pienamente d'accordo su tutti gli altri protocolli da applicare se un bambino è ammalato. Per effettuare i tamponi io voglio corsie esclusive per i bambini, che possano dunque avere accesso diretto al test dopo essere entrati in contatto con un positivo in classe".

La febbre, tra doveri della famiglia e controlli a campione 
Resta caldo (e non è un gioco di parole) il tema della misurazione della temperatura. "Non abbiamo ancora sciolto il nodo della misurazione della febbre - scandisce il Governatore -. Credo che lasciare quest'onere alla sensibilità delle famiglie sia un rischio e nel caso in cui il Governo non prevedesse che sia il personale Ata a effettuare queste misurazioni, è mia intenzione strutturare dei controlli a campione sui bambini perché non venga lasciato alla libertà di ciascuno se prendere la febbre o meno al figlio. Deve essere chiaro che si tratta di un obbligo per tutti. Mandare a scuola un bambino con la febbre è un rischio che non possiamo correre":

Massimiliano Sciullo

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