Il Nazionale

Politica | 25 agosto 2020, 07:46

"Le mancate risposte non fanno bene alla città". La mostra degli arazzi resta il "pomo della discordia"

Alcuni consiglieri di minoranza in Comune, lamentano la mancanza di spiegazioni dal sindaco Rasero e dal presidente di Asti Musei Sacco

"Le mancate risposte non fanno bene alla città". La mostra degli arazzi resta il "pomo della discordia"

Molto "prolifica" la minoranza in Comune ad Asti, che torna, oggi sulla questione della mostra degli arazzi in programma a settembre.

"Le mancate risposte del Comune e della Fondazione CRAT scrivono Angela Quaglia Mario Malandrone Michele Anselmo Mauro Bosia Massimo Cerruti Davide Giargia Giorgio Spata Martina Veneto- ci costringono purtroppo alla replica".

I consiglieri qualce giorno fa avevano posto qualche interrogativo sulla mostra, ma sostengono di non avere avuto risposta e si rivolgono anche all'assessore alla Cultura Gianfranco Imerito.

"Questo ci preoccupa e conferma ciò che temevamo, cioè che il Comune abbia appaltato la politica culturale astigiana alla Fondazione CRAT e al suo Presidente.

Cosa ha da dire l’assessore alla Cultura al riguardo?".

Abbiamo parlato, nel nostro comunicato, di approssimazione, contraddizioni e anche un po’ di incompetenza: le dichiarazioni del Presidente Sacco ne sono la prova. Relativamente alla politica museale, poi, il Presidente Sacco, rivolgendosi direttamente ai cittadini, vanta di aver portato ad Asti migliaia di visitatori per le mostre allestite a Palazzo Mazzetti".

Le mostre di Chagall e Monet, di indiscusso successo, "sono costate circa un milione di euro" sostengono i consiglieri che chiedono se le ricadute positive per il territorio siano dimostrabili.

"Escludiamo dai costi le mostre di De Benedetti e di Senna che alla Fondazione Musei non sono costate (in quanto curate dai proponenti), restano le mostre sugli impressionisti: 46908 visitatori per Chagall e 34518 per Monet ( il totale fa 81426)". 

Sempre secondo i consiglieri, sugli altri 7 musei astigiani, non ci sarebbero dati ufficiali ad esclusione del Museo del Risorgimento chiuso nell’agosto (i dati sono forniti dall'Osservatorio regionale sulla politica museale.

"Spiace constatare - concludono - che le dichiarazioni del Presidente Sacco confermino ciò che denunciamo da tempo: una visione di politica culturale e museale legata ad eventi e non diffusa, con scarse o nulle ricadute sulla crescita culturale (vera) della città. In ogni caso, anche su questo argomento, noi continueremo a fare domande e a chiedere risposte, auspicando un diverso atteggiamento da parte dei nostri amministratori perché le mancate risposte non fanno bene alla città".

Betty Martinelli

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