"Come già detto al sindaco a me non è arrivata nessuna richiesta, non so a chi possano averla fatta. Sicuramente avrei fatto in modo, come sempre, di mettermi a disposizione di chiunque me lo avesse chiesto".
L'assessore alle manifestazioni del comune di Savona Maurizio Scaramuzza ha risposto agli attacchi del candidato presidente alle elezioni regionali Ferruccio Sansa che si è visto respingere dall'amministrazione comunale la possibilità di svolgere ieri pomeriggio un dibattito sul tema delle infrastrutture in piazza Sisto.
"La richiesta è arrivata agli uffici e nessuno di noi lo ha trattato. A volte capita che venga chiesta direttamente a me, io la mando agli uffici e seguo la pratica. Questa volta cosi non è stato, altrimenti avrei fatto il possibile rispettando le regole per accontentarli, come la nostra amministrazione ha sempre fatto con chiunque" ha proseguito Scaramuzza.
"Abbiamo chiesto la piazza 10 giorni fa, e solo ieri il Comune di Savona ci ha risposto che senza un 'piano di sicurezza' non avrebbe potuto concederla. Un funzionario ci ha informato che, anche se lo avessimo fatto, ormai non ci sarebbe stato più il tempo perché qualcuno lo firmasse. E dire che si trattava di sistemare 30 sedie in una piazza grande e aperta. E' evidente il disegno politico che sta alle spalle di questa decisione" avevano spiegato i referenti savonesi della lista di Sansa, i quali avevano puntato il dito contro la candidata alle elezioni nelle file della Lega Maria Zunato.
"Il Comune di Savona, amministrato dal centrodestra, ci ha negato la piazza per un dibattito sul tema del lavoro, nonostante la nostra richiesta fosse stata fatta ben dieci giorni fa. Possono cercare di metterci i bastoni tra le ruote, ma non ci fermeranno: non possono certo impedirci di incontrarci e parlare come persone libere" ha detto Sansa ieri pomeriggio in Corso Italia.
Politica | 23 agosto 2020, 07:30
Savona, negato dal Comune il dibattito di Sansa. Assessore Scaramuzza: "Non so a chi abbiano fatto richiesta, avremmo fatto il possibile per accontentarli"
Il candidato alla presidenza regionale: "Non ci fermeranno: non possono certo impedirci di incontrarci e parlare come persone libere"
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