Dalle ore 8 alle 20. Nella giornata di ieri, il Punto di Primo Intervento dell'ospedale di Cairo Montenotte ha riaperto su 12 ore. Un primo step, secondo quanto riferito più volte da Regione e Asl 2, propedeutico per il ritorno alle condizioni pre Covid-19. Ossia un PPI aperto 24 ore in attesa di notizie certe sul potenziamento futuro del presidio cairese.
E' infatti atteso per il mese di ottobre il pronunciamento del Consiglio di Stato sulla richiesta di sospensiva della Regione in merito al ricorso contro la sentenza del Tar sul bando per l'affidamento ai privati. Per la fredda cronaca. Il primo giorno di riattivazione del Punto di Primo Intervento ha visto l'accesso di 10 persone.
Intanto si fa sempre più forte il fronte comune pro ospedale da parte degli amministratori valligiani. Nei giorni scorsi infatti, sono stati installati alcuni banner (nei comuni di Cosseria e Carcare) recante un messaggio chiaro: "Vogliamo un ospedale funzionante con un Pronto Soccorso H24".
La presenza di un ospedale efficiente rappresenta una garanzia per il futuro della Val Bormida. "Chiediamo tempi certi. Il nostro territorio ha bisogno di un Pronto Soccorso - aveva dichiarato durante la Commissione Consiliare Sanità comunale dello scorso 1 agosto il sindaco di Cairo Paolo Lambertini - La politica eviti di fare campagna elettorale sull'ospedale. Dobbiamo mantenere l'attenzione alta sulla cronologia delle riaperture, avere chiarimenti sul reparto di comunità e monitorare la questione assunzioni".
Anche l'amministrazione comunale di Altare nelle ultime ore ha rafforzato il proprio punto di vista: "Ribadiamo la chiara e ferma posizione in favore in favore della riapertura dell'ospedale di Cairo - commenta il sindaco Roberto Briano - Il comune di Altare si sta impegnando nelle sedi opportune per ottenere un celere e non più derogabile ripristino della piena operatività del nosocomio. Un territorio fragile come quello valbormidese, con caratteristiche ambientali e logistiche sensibili e criticità stagionali da non sottovalutare, richiede un'assistenza sanitaria al massimo livello possibile e un presidio ospedaliero per tutte le ventiquattro ore, ogni giorno dell'anno. Il piano di un PPI operativo solo dodici ore al giorno non è assolutamente accettabile in quanto non garantisce neppure minimamente un'adeguata tutela per i nostri cittadini. Inoltre, tale situazione sta "stressando" e mettendo in ulteriore difficoltà il comparto del volontariato delle pubbliche assistenze del territorio costrette a servizi di maggiore complessità e durata, in un periodo di già straordinario impegno per fronteggiare l'emergenza Covid".
Nel frattempo con lo slogan "Per noi la Valbormida vale", sabato (22 agosto) mattina il tour del candidato presidente alla Regione Liguria per l'alleanza centrosinistra-M5S Ferruccio Sansa dovrebbe toccare Cairo Montenotte (oltre che Altare e Millesimo). Una visita strategica per parlare di sanità pubblica e rilanciare in vista della prossima tornata elettorale la qualifica di "ospedale di area disagiata" per il presidio sanitario valbormidese.
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