A Vernante, in valle Vermenagna, come da tradizione ieri 14 agosto ha preso il via la tradizionale festa del paese, che si concluderà domani 16 agosto.
Una tre giorni che ha sempre portato nel paese di Pinocchio centinaia di turisti, ma non solo, perché è la festa della gente del posto e della valle. E' tra le più sentite della zona, dedicata all'Assunta, con la processione - che si è svolta ieri sera - e i tradizionali fuochi d'artificio, quest'anno, però, cancellati.
Illuminati, invece, i prati e monti circostanti, dai grandi falò e disegni campestri che creano un’atmosfera particolarmente suggestiva.
Un'edizione per forza di cose diversa, a causa dell'emergenza Covid, che ha costretto ad un'organizzazione ferrea e faticosa, come ha evidenziato il primo cittadino Gian Piero Dalmasso, che ha voluto ringraziare tutti queli che hanno reso possibile la festa in questa edizione 2020, "surreale, come tutto in questi mesi. Ringrazio le forze dell'ordine per i controlli e tutti quelli che hanno programmato e permesso di realizzare la nostra festa più importante".
Ma non sono mancate le segnalazioni da parte di alcuni residenti, che ci hanno inviato delle foto dove ciò che emerge è, invece, il mancato rispetto del divieto di assembramento e dell'obbligo di indossare le mascherine anche all'aperto, quando non è possibile mantenere il distanziamento.
"Per le vie del paese e davanti ai bar il Covid è come se non ci fosse. Tutti ballano con tutti, nessun distanziamento e zero mascherine. E' una vergogna. Possibile che non ci sia rispetto per quello che è accaduto? Cancellano eventi, fiere e manifestazioni in ogni dove, chiudono locali e discoteche, mentre a Vernante c'è l'anarchia più totale", ci scrive un signore.
Domani, in chiusura della tre giorni, è in programma la festa delle "leve" con canti e balli in strada.
Ricordiamo, tra l'altro, che proprio lo scorso 10 agosto la Regione Piemonte ha firmato un'ordinanza che proroga fino al prossimo 7 settembre tutte le misure idonee al contenimento della diffusione dei contagi, in crescita anche sul nostro territorio.
Ricordiamo le due principali: "è fatto obbligo sull’intero territorio regionale a tutti i cittadini di utilizzare idonee protezioni delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto, in tutte le aree pertinenziali al chiuso e all’aperto dei centri commerciali e delle grandi superfici di vendita, come descritte dall’articolo 9 della legge n. 114/98 (quali, a mero titolo di esemplificazione, parcheggi, giardini, aree gioco, piazzali antistanti gli ingressi) ed in tutti i luoghi e le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza.
E' vietata ogni forma di assembramento in luoghi pubblici o privati.
Ancora il sindaco: "Ieri la processione si è svolta nel pieno rispetto delle norme. Quanto a ciò che accade davanti ai bar, non è nulla di diverso rispetto a quello che ho visto io stesso a Cuneo e in altri centri. I controlli ci sono e il rispetto delle misure anche, da parte della maggior parte delle persone, turisti inclusi. Non mi sono arrivate segnalazioni di alcun tipo. Confido nel buon senso delle persone".
Di diverso avviso un residente: "C'era una folla incredibile, anche alla processione. Solo una parte minima dei presenti indossava correttamente la mascherina, tutti gli altri ce l'avevano sotto il mento. Distanze? Dimenticate!".
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