Resta all’ottavo posto nella classifica della "Governance poll" delle Regioni, stilata dal Sole 24 ore, ma il presidente della giunta della Liguria Giovanni Toti registra il progresso più significativo (+13,6%), passando quindi dal 34,4% al 48%, rispetto all’edizione dello scorso anno. L’indagine ha l’obiettivo di monitorare il livello di gradimento dei presidenti delle 18 Regioni a elezione diretta e dei sindaci di 105 città capoluogo di provincia ed è realizzata per Il Sole 24 Ore del Lunedì da Noto Sondaggi. Agli intervistati – un campione di 1.000 elettori per ogni Regione e per ogni Comune – è stato chiesto se, in caso di elezioni oggi, votassero a favore o contro il governatore e il sindaco in carica. Le interviste sono state effettuate dal 5 al 30 giugno scorso e sono state realizzate con sistemi misti (telefoniche con l’ausilio del sistema Cati, telematiche tramite il sistema Cawi e con il sistema Tempo reale).
La domanda posta ai cittadini è stata questa: “Le chiedo un giudizio complessivo sull’operato del presidente della Regione. Se domani ci fossero le elezioni regionali, lei voterebbe a favore o contro l’attuale presidente della Regione?". E questo sondaggio, per il governatore ligure Toti, offre una buona prospettiva in vista proprio del ritorno alle urne fissato per domenica 20 e lunedì 21 settembre.
L’indagine sul consenso ha di certo avuto una “nuova” variabile ossia quella legata alla gestione della pandemia dovuta al contagio da coronavirus. Non è un caso infatti, che in testa alla classifica ci sia il governatore del Veneto Luca Zaia e il sindaco di Bari (e presidente dell’Anci) Antonio Decaro che hanno conquistato il titolo degli amministratori locali più popolari in Italia. Entrambi, anche sotto la spinta dell’emergenza Covid-19, ottengono un consenso quasi plebiscitario: se si votasse in questo momento otterrebbero il 70% delle preferenze. Per le Regioni, l’indicazione più evidente è l’en plein del centrodestra con i quattro governatori più popolari d’Italia: subito dopo Zaia, infatti, si piazzano Massimiliano Fedriga (Friuli V.G., Lega, 59,8%), Donatella Tesei (Umbria, Lega, 57,5%) e Jole Santelli (Calabria, Forza Italia, 57,5%). Al quinto posto, con consensi in crescita rispetto al giorno delle elezioni (dal 51,4 al 54%), si classifica il primo governatore del centrosinistra, quello dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Gli arretramenti più vistosi sono invece, accusati da Michele Emiliano in Puglia (dal 47,1 al 40%) e Attilio Fontana in Lombardia (da 49,7 a 45,3%). All’ultimo posto nel Governance Poll delle Regioni c’è il governatore del Lazio e segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti, la cui performance è praticamente allineata al risultato – poco più del 30%, il più basso tra i governatori – ottenuto il giorno delle elezioni.
Sul fronte delle città capoluogo, l’indagine di Noto Sondaggi, dopo il primo posto di Decaro e il secondo di Cateno De Luca (Messina, Lista civica), registra il terzo posto ex aequo di sindaci che hanno vissuto in prima linea due diverse situazioni di emergenza: quella del Ponte Morandi per Marco Bucci (centrodestra, Genova) e quella del coronavirus per Giorgio Gori (centrosinistra, Bergamo). Il primo cittadino genovese guadagna un +8,5%, rispetto al 2019, passando quindi dal 55,2% al 63,7%. Restando in Liguria, il sindaco di La Spezia, Pierluigi Peracchini, occupa il settimo posto con il 60,4% (+0,4%), mentre si deve scendere fino al 52° posto per trovare Ilaria Caprioglio, primo cittadino di Savona, con i 53,4% (+ 0,5%), e al 94°posto per Claudio Scajola, sindaco di Imperia, che rispetto all’anno scorso, registra un -4,8% delle preferenze passando quindi dal 52,1% al 47,2%.
Dal "Governance Poll" 2020 emerge, poi, la debacle delle due figure simbolo a livello amministrativo del Movimento Cinque Stelle: Virginia Raggi a Roma e Chiara Appendino a Torino precipitano, rispettivamente, al penultimo posto (con un calo di 29 punti rispetto al 67,2% del giorno di elezione) e al 97° (-10,9). Molto deludente anche la performance del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris (al 100° posto con un calo di 24 punti). Tra le grandi città, in lieve crescita i sindaci di Firenze Dario Nardella (34° posto) e di Milano Giuseppe Sala (52°).
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