Il Nazionale

Cronaca | 01 luglio 2020, 16:50

Gli ambientalisti pinerolesi: «Stoppate il recupero delle borgate in Val Troncea»

Il Comune di Pragelato risponde con gli stessi argomenti già comunicati a gennaio, quando era scoppiata la polemica

Gli ambientalisti pinerolesi: «Stoppate il recupero delle borgate in Val Troncea»

Le associazioni ambientaliste chiedono di fermare il recupero delle borgate della Val Troncea a Pragelato, sia quelle di Joussaud e Laval, che si trovano fuori dal Parco, sia quelle all’interno, cioè Troncea.

Ma il Comune risponde picche, ricordando la discussione di gennaio, con lo slogan «Stesse domande, stesse risposte». Già a gennaio Italia Nostra del Pinerolese, Legambiente di Pinerolo e Osservatorio 0121 - Salviamo il Paesaggio avevano sollevato perplessità sul piano di recupero delle borgate. Perplessità a cui l’Amministrazione del sindaco Giorgio Merlo ha risposto nel merito delle questioni tecniche, ricordando che i progetti risalgono a 15 anni fa.

Dopo qualche mese, però, le associazioni ambientaliste hanno deciso di fare un affondo chiedendo di stoppare i progetti e fare prima una valutazione complessiva sullo sviluppo economico e turistico di Pragelato.

«È doveroso chiedere all’Amministrazione comunale, di sospendere l’iter di approvazione dei vari progetti e di sviluppare prima una riflessione complessiva, integrata e condivisa sullo sviluppo economico e turistico di Pragelato, che vada oltre la mera sommatoria di ricostruzioni di ulteriori unità immobiliari in più borgate». L’invito, però, viene respinto dal Comune, per bocca del vicesindaco Mauro Maurino: «Il recupero e la valorizzazione delle borgate, a cominciare da Laval e Joussaud, rientrano tra gli obiettivi di questa Amministrazione comunale che abbiamo evidenziato più volte in svariati dibattiti pubblici». Maurino ricorda anche come i progetti siano stati vagliati da 11 organismi tecnici in 15 anni e contestare le autorizzazioni vuol dire: «Mettere sistematicamente in discussione ciò che hanno prodotto gli organismi tecnici preposti nel corso degli anni».

Marco Bertello

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