Il 3S Luserna dice addio al curling e si complica il futuro di uno sport che ha trovato nel Pinerolese il suo regno, con molti atleti saliti alla ribalta mondiale, come l’olimpionico Simone Gonin.
La decisione della società lusernese è stata comunicata ieri con un messaggio whatsapp alla direttrice tecnica Lucilla Macchiati. E il presidente Pietro Raiteri la motiva così: «Non abbiamo una sufficiente competenza per poter seguire questo ambito sportivo e ci troviamo in un momento molto difficile per una società piccola come la nostra. La pandemia ci ha messo in difficoltà dal punto di vista finanziario e le prospettive di ripartenza non sono chiare».
A Luserna il curling è arrivato nel 1999, ben prima di quel 2006 che ha portato Pinerolo sotto gli occhi del mondo per le gare olimpiche. E il 3S è una società impegnata su diversi fronti sportivi, che continuerà a coltivare.
«Così si cancella una tradizione di 20 di storia del curling in Valle» commenta rammaricata Macchiati, che però guarda al futuro. Con il suo staff vuole garantire una continuità alle atlete, che puntano alle prossime Olimpiadi.
Luserna infatti è da tempo un polo concentrato sul versante femminile di questo sport, mentre Pinerolo è più incentrato sul maschile. Ma anche qui il futuro dell’attività sportiva sarà da capire, perché c’è stato uno scossone nella società che gestisce il Palacurling di Viale Grande Torino, il Pinerolo Sporting club, e le squadre agonistiche: tre componenti su sei del direttivo si sono dimessi (la vicepresidente Emanuela Cavallo e i consiglieri Rebecca Depetris e Marco Gonin). Le loro dimissioni verranno ratificate in un Consiglio direttivo tra qualche giorno. Lo stesso Consiglio discuterà sulla gestione del Palacurling per allenamento e vivaio atleti.
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