«Se qualcuno nel mondo chiede "dove vado a remare?", la risposta è sempre la stessa: Varese».
Il suo volto parla da solo, sia nei giorni di pioggia che in quelli di sole: Pierpaolo Frattini, molto più di un direttore - sia per il Comitato Organizzatore dei grandi eventi di canottaggio sul Lago di Varese che della Canottieri Varese - è un uomo che rema fino al traguardo ed è un uomo di lago che trova nelle difficoltà delle opportunità, nel vento l'onda giusta da seguire con passione, resilienza e capacità di fare squadra. Ed è, soprattutto, innamorato di Varese e del suo lago: senza questa "fiamma", nulla di ciò che fa sarebbe possibile. A tre settimane dall'arrivo per la quinta volta della Coppa del Mondo a Varese - i cancelli della manifestazione aprono ufficialmente mercoledì 11 giugno, le gare sono in programma da venerdì 13 a domenica 15, con le prime finali sabato 14 - il volto di Frattini è sereno.
L'anno scorso avevate il lago in... casa: quest'anno un po' meno: come siamo messi a tre settimane dall'evento, Pierpaolo Frattini?
Molto bene, sotto tutti i punti di vista. Con il cronoprogramma dei lavori siamo in perfetta tabella di marcia, anzi, abbiamo anche un paio di giorni di vantaggio da poter sfruttare in caso di intoppi o maltempo. Procede tutto nel migliore dei modi, abbiamo un riscontro di partecipazione già molto importante, che sarà in linea, o forse anche un po’ meglio, delle edizioni passate, che già avevano registrato un record di iscritti.
Quanti atleti gareggeranno alla Schiranna?
Al momento siamo attorno ai 600 atleti iscritti. Non è solo il numero, ma anche la qualità dei partecipanti che sarà altissima. Tutte le nazioni top del medagliere saranno presenti, dall’Italia, che giocherà in casa, alla Gran Bretagna, l’Olanda, l’Australia, la Nuova Zelanda, gli Stati Uniti, la Cina… Saranno tutti presenti, quindi avremo delle gare altamente competitive. Quest'anno, inoltre, avremo una collaborazione speciale con il Centro Specialistico Beccaria.
Numeri top, ma non solo. Cosa la rende ancora più fiero?
La presenza delle nazionali di pararowing, come nel 2023. Questi atleti, che saranno ben oltre il centinaio, portano anche un grande carico di entusiasmo e danno più significato alla manifestazione. Il format è 100% inclusivo: gli atleti pararowing corrono sulla stessa distanza, sullo stesso campo e nello stesso programma di tutti gli altri iscritti alla manifestazione. C'è anche una novità e cioè la collaborazione con il Centro Polispecialistico Beccaria - punto di riferimento importante per tutte le squadre nazionali in caso di necessità - dove verranno effettuate le visite per le visual classifiche Shaun assieme alla commissione medica di World Rowing.
Guardiamo al padrone di casa: il lago. Come sta?
Ci sta dando dei bei grattacapi, anche se sta bene. La problematica dell’acqua alta ci sta mettendo in difficoltà ma se l’anno scorso ci aveva colto impreparati e avevamo dovuto correre, stavolta, avendo già l’esperienza del 2024, avevamo già pronto un piano B nel caso in cui la situazione si fosse ripresentata. Dobbiamo rivedere un po’ quelle che sono le installazioni: avevamo in programma tribune più capienti e alcuni eventi collaterali, ma anche se dovremo farne a meno non cambierà di molto la partecipazione e l’appeal dell’evento. Tutto quello che avevamo pianificato, con il villaggio commerciale e gli espositori, è confermato. Ci siamo attrezzati e siamo contenti del fatto che ci sarà una bella partecipazione di pubblico internazionale, ma anche di appassionati e curiosi. L’invito è a partecipare e vedere una manifestazione speciale, ormai entrata nel dna di Varese.
Quanto persone vi attendete?
Attorno a una manifestazione del genere ruotano, in totale, tra le 10 e le 15 mila persone. Contiamo che quest’anno possano anche aumentare, incrociando le dita e sperando nel bel tempo.
C'è chi rema in acqua e chi lo fa fuori, mettendoci cuore e tempo...
I volontari sono sempre una parte fondamentale, e anche quest’anno saranno tanti. Sono stati riconfermati tutti i protocolli, ci saranno i volontari delle scuole con la possibilità svolgere il PCTO, e saranno un bel plotone di oltre 300 ragazzi, numeri che abbiamo cercato di ridurre per efficientare la macchina e rendere un pochino più snella la gestione del team.
Parliamo del villaggio attorno all'evento: cosa attende varesini e turisti?
Chi arriverà al villaggio troverà una parte di espositori sia commerciali sia istituzionali, come ad esempio WWF Italia, le Fiamme Gialle e un’associazione che si occupa della pulizia delle acque. Abbiamo anche rinnovato la collaborazione con Camera di Commercio per la promozione turistica: ci sarà una bella partecipazione e grande attrattività per tutti, non esclusivamente legata allo sport.
Non mancherà lo stand food and beverage: quest’anno abbiamo trovato una nuova partnership con il Birrificio Poretti, che sarà sponsor della manifestazione. Questo ci fa piacere perché è vero che la Coppa è un evento internazionale, ma avere un’azienda importante ben radicata sul territorio che abbraccia e sostiene questo movimento è una vittoria nella vittoria.
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