Non si placa la polemica sul progetto di restyling del Porticciolo di Nervi. Anzi, sono appena iniziati i lavori ed ecco che è nato su Facebook un nuovo gruppo, che in 24 ore conta già più di 1000 iscritti: “No alla cementificazione di Nervi, no alla morte del commercio locale”, con preciso riferimento a Campostano, dove si paventa lo sbancamento della collina per poter costruire un supermercato.
Anche questa è un’iniziativa di Matteo Ciappina, ex pallanuotista campione di A1, già promotore della petizione per la piscina “Mario Massa”, nonché del Thousand Trees Project sul Monte Moro. Perché proprio non ci stanno, lui come molti altri nerviesi e genovesi iscritti al gruppo, a vedere la cementificazione del quartiere e in particolare della sua collina: “Il gruppo è appena nato, ma non c'è nulla di nuovo - spiega -. Nessuno a Nervi vuole o ha mai voluto lo sbancamento di Campostano. Qualsiasi idea partitica si abbia, politicamente siamo uniti nel non volere l'ennesimo supermercato che stravolgerebbe il genius loci del quartiere e che darebbe il colpo di grazia al commercio locale. Quindi non ci sono alternative, non deve essere fatto”.
E le idee sono chiare anche per quanto riguarda il Porticciolo: nemmeno l’attuale progetto va realizzato. Almeno non così come previsto: “Si tratta semplicemente di un progetto che non ha senso, fatto in fretta e furia ascoltando l'interesse di una minoranza pur di ovviare alla situazione di disagio che si protrae ormai da troppi anni – continua -. Ricordo, però, una petizione di 11000 persone che chiedevano di partecipare alla discussione, ma che non sono mai state ascoltate”.
Naturalmente il riferimento è alla ristrutturazione della piscina di Nervi “Mario Massa”, di cui sono appena iniziati i lavori di demolizione, e per la quale aveva lanciato una petizione online sottoscritta da personaggi del calibro del regista Nanni Moretti, del comico Andrea Di Marco e naturalmente di sportivi, “solo per rimanere in Liguria menziono Eraldo Pizzo, Giovanna Burlando, Silvia Salis e Tommaso Castello, che hanno partecipato attivamente anche inviandoci video di supporto”. L’idea, infatti, è che l’impianto “deve essere ricostruito perché è stata una promessa elettorale forte, ma deve essere costruito sul costruito, per citare Renzo Piano”. Quindi le soluzioni e le aree alternative potrebbero essere due: “Riprendendo un progetto precedente, anch'esso migliorabile, frutto di un percorso partecipato di diversi anni e approvato dal Comune e già finanziato, o utilizzando la zona Aura, che riqualificherebbe finalmente un'area da troppo tempo dismessa”.
Anche per quanto riguarda il Porticciolo - il restyling è stato definito anche ecomostro, ma il progetto approvato da Italia Nostra - “ci sarebbero soluzioni alternative, ne ho sentite veramente tante, ma l'importante è che ci sia un dialogo e un ascolto, che ad oggi sono mancati, per migliorare questo progetto scandaloso”. Siccome, però, i lavori sono iniziati e se ne prevede la fine per maggio 2021, la speranza è di poter ancora intervenire per modificarlo: “Pensiamo che se per una volta fossimo uniti nel chiedere il miglioramento del progetto non potranno non ascoltarci. Ma è troppo facile mettere un like su Facebook, ci siamo già passati. Bisogna fare un'azione concreta, che stiamo organizzando”.
Infatti la volontà è quella, prima di tutto, di poter aprire un tavolo di discussione con le istituzioni, “perché la cittadinanza sia effettivamente coinvolta in decisioni chiave come queste. Non basta venire agli Emiliani a far vedere progetti fantasmagorici, serve anche ascoltare, e un buon manager, questo, lo sa”, afferma Ciappina riferendosi al sindaco Bucci.
E poi ci sarà un’azione dimostrativa, “un flash mob per coinvolgere tutti quelli che vogliano preservare Nervi dal cemento”, e sicuramente saranno in molti a partecipare.
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