Il Nazionale

Cronaca | 10 giugno 2020, 16:55

VIDEO. Avevano trasformato i boschi tra Sesto e Vergiate in un supermercato della droga: i carabinieri smantellano banda di spacciatori

Cinque uomini in manette in un blitz degli uomini dell'Arma scattato questa mattina: in sei mesi l'area era diventata una piazza di spaccio con una settantina di cessioni al giorno tra cocaina, eroina, hashish e marijuana per clienti di tutta la zona ma anche del vicino Piemonte. A controllare sentinelle e uomini armati di machete

VIDEO. Avevano trasformato i boschi tra Sesto e Vergiate in un supermercato della droga: i carabinieri smantellano banda di spacciatori

Si erano impossessati dei boschi tra Vergiate e Sesto Calende trasformando l'area in un supermercato della droga aperto sette giorni su sette. La banda di spacciatori, composta da nordafricani e italiani, è stata smantellata da un blitz dei carabinieri della Compagnia di Gallarate nella mattinata di oggi, mercoledì 10 giugno: cinque in tutto le persone finite in manette, due in esecuzione di due misure cautelari in carcere, tre per fermo di polizia.

L'indagine è stata portata avanti dai militari dell'Arma delle stazione di Sesto Calende e Vergiate e coordinata dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio. Tutto è iniziato lo scorso gennaio, quando diversi cittadini della zona hanno segnalato strani movimenti nei boschi: i sospetti, rivelatisi presto fondati, erano che sotto quegli alberi si spacciasse droga. Una zona fino ad allora tranquilla, senza situazioni di smercio di stupefacenti ma trasformata in soli sei mesi dalla banda.

I carabinieri, guidati dal capitano Matteo Russo, si sono messi subito al lavoro facendo partire le indagini. Con servizi di osservazioni e appostamenti, sia di giorno che di notte, i militari hanno accertato un intenso via vai di acquirenti, una settantina al giorno: persone che arrivavano da diverse zone del Varesotto, ma anche dal Comasco, dalla provincia di Vercelli e dalla Valsesia per fare rifornimento. Un andirivieni di clienti in auto, in bicicletta, persino a piedi. E a tutte le ore. Lo smercio avveniva rapidamente: i clienti entravano nel bosco, pagavano e tornavano sulla strada principale con la dose. Il tutto dopo essersi accordati attraverso un sms o una telefonata sul cellulare o, in altri casi, presentandosi direttamente sul posto.

Il "supermercato della droga" era aperto tutti i giorni, sette giorni su sette, dalle 10.30 del mattino alle 20.30 senza interruzioni. Solo nelle settimane del lockdown l'attività ha avuto un brusco stop. Durante le indagini sono stati identificati numerosi acquirenti ed effettuati 18 sequestri di droga, per un totale di oltre cento grammi di sostanza di ogni tipo: cocaina, eroina, hashish e marijuana. Venti le persone segnalate in Prefettura come assuntori.

A gestire il giro d'affari, secondo le indagini dei carabinieri gallaratesi, un gruppo criminale ben organizzato e strutturato, composto da almeno quattro nordafricani. A loro si erano aggiunti alcuni italiani, arruolati come vedette. Il loro compito era quello di segnalare l'arrivo delle forze dell'ordine oppure di consegnare le dosi ai clienti.

Il gruppo di marocchini si nascondeva invece all'interno del bosco, impegnato a pesare e confezionare la droga, ma anche a gestire le telefonate e i messaggi con cui venivano effettuate le prenotazioni dei clienti. A garantire l'ordine ci pensavano le maniere forti: il gruppo di pusher, in base a quanto ricostruito dagli investigatori, era pericoloso ed armato. Un componente della banda si muoveva sempre con un grosso machete, utilizzato anche per intimorire i cittadini ignari che si avventuravano nella zona per una passeggiata.

Cinque le persone catturate dai carabinieri: due italiani già noti alla giustizia di 42 e 47 anni sono stati arrestati con provvedimento di fermo di polizia giudiziaria, mentre tre marocchini di 20, 28 e 31 anni - tutti irregolari - sono finiti in manette con provvedimento di fermo di polizia giudiziaria.

Redazione

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