Il Nazionale

Cronaca | 08 giugno 2020, 10:44

Banda criminale realizzava spaccate in mezzo Piemonte: la base al campo nomadi di via Guerra

L'operazione dei Carabinieri di Alba ha portato a un arresto in carcere e alla denuncia di 35 persone. Tra queste un ex commerciante, deceduto, che avrebbe fornito alla banda le vetture utilizzate come ariete per colpi commessi anche a Quarto e Castagnole delle Lanze

Banda criminale realizzava  spaccate in mezzo Piemonte: la base al campo nomadi di via Guerra

Un arresto e 35 persone deferite all’autorità giudiziaria.È il risultato dell’operazione con la quale i Carabinieri della Compagnia di Alba sono arrivati a individuare i componenti di una banda criminale dedita a furti con spaccata portati a termine in un territorio molto ampio, tra le province di Cuneo, Asti Alessandria e Vercelli.

OPERAZIONE GHOST CAR

Ribattezzata "Ghost Car", auto fantasma, l’attività dell’Arma era partita nell’agosto dello scorso anno, quando ignoti compirono una spaccata ai danni di un esercizio commerciale di Guarene, fuggendo con 600 euro trovati nella cassa ma causando un danno ai locali per svariate migliaia di euro.

UN COLPO AI DANNI ANCHE DELLA CR ASTI DI QUARTO E AL Q8 DI CASTAGNOLE


Il sistema di videosorveglianza dell’esercizio aveva però ripreso la targa dell’autovettura utilizzata dai criminali, che i successivi accertamenti avrebbero comprovato essere intestata a un cittadino albese, N. G., 80enne già pregiudicato.
La stessa persona risulterà poi intestataria dei veicoli che nelle settimane successive verranno utilizzate per colpi compiuti con le stesse modalità ai danni di una sala slot di Trino Vercellese, presso una ditta di Quargnento, in provincia di Alessandria, ai danni di una filiale della Cassa di Risparmio di Asti a Quarto Inferiore, nell’Astigiano, e in danno del distributore di carburanti Q8 di Castagnole delle Lanze. Identico il modus operandi, analoga la circostanza delle autovetture intestate allo stesso pregiudicato albese.

AI VERTICI NICO HALIVOVIC DOMICILIATO AL CAMPO NOMADI DI ASTI

Le indagini svolte dal  Radiomobile albese ha quindi consentito di risalire a una batteria di soggetti di etnia Rom, al cui vertice ci sarebbe stato il 23enne Nico Halilovic, slavo di etnia Rom domiciliato al campo nomadi di via Guerra ad Asti, ritenuto l'autore dei furti e delle spaccate avvenute utilizzando come ariete i veicoli intestati all'ex commerciante albese.

Nei giorni scorsi, con l’ausilio dei colleghi del Comando Provinciale di Asti, i carabinieri di Alba hanno eseguito nei suoi confronti la misura cautelare in carcere. Prelevato presso il campo nomadi astigiano, l’uomo è stato tradotto presso la casa circondariale di Alessandria, a disposizione della Procura astigiana.

L'INDAGATO ORMAI DECEDUTO RISULTAVA PROPRIETARIO DI 208 AUTO


Insieme ai numerosi altri denunciati, tutti di origini Sinti e Rom, figurava anche il cittadino albese, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari, intanto deceduto per cause naturali. L’uomo, indagato per la presunta ricettazione di 43 autovetture, risultava proprietario di 208 veicoli. Automezzi che – hanno accertato i Carabinieri di Alba – venivano immatricolati attraverso un’impresa astigiana intanto cessata, secondo una modalità che permetteva di trascrivere in forma ridotta i passaggi di proprietà, con un danno per gli Uffici Provinciali di Motorizzazione Civile e del Pubblico Registro Automobilistico che gli stessi inquirenti hanno stimato in 15mila euro.  

TRUFFA AI DANNI DELLO STATO

Le autovetture venivano successivamente cedute a terzi a fronte di un corrispettivo di 400 euro, senza nessuna ulteriore voltura. Da qui le accuse di truffa in danno dello Stato e falso per induzione – ora estinte essendo deceduto –, insieme al sequestro preventivo dei conti correnti accesi in quattro istituti di credito e postali e alla radiazione di tutti i veicoli a lui intestati, nonché di 11 targhe di prova che lo stesso aveva concesso in uso alla banda criminale.

Ezio Massucco

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