Ha fatto molto rumore, il messaggio registrato dalla vicesindaco di Rivoli Laura Adduce dal balcone nella giornata del 25 aprile, in cui ironizzava sulla canzone di Bella Ciao. Una bufera che dai social è approdata in Consiglio Comunale (dove le sono state tolte le deleghe a istruzione e cultura, ma ha mantenuto l'incarico di vicesindaco) e le cui conseguenze non si sono ancora placate. Tanto da coinvolgere nella polemica anche il primo cittadino, Andrea Tragaioli.
"Abbiamo avuto la conferma che ormai la città di Rivoli è senza Sindaco da un anno - è l'attacco diretto che viene rivolto dai banchi dell'opposizione, da parte dei consiglieri del Pd -. Il copione è sempre lo stesso: silenzio e colpe sempre degli altri. Ma questa volta sarà diverso. Dopo l’ormai famoso “Caso Adduce” assistiamo a un teatrino che la Città non merita. Un Sindaco sempre pronto ad andare in televisione, sui giornali e a cavalcare l’onda mediatica per la propria popolarità. Arma che gli si è rivoltata contro. Perché la popolarità sulle spalle degli altri prima o poi si paga".
La delusione, da parte degli esponenti Dem, è legata non tanto ai contenuti, quanto ai tempi scelti dal sindaco per dire la sua sul tema che è letteralmente "esploso" nel giro di poche ore. "Prende le distanze dalla sua Vicesindaca: ci volevano 3 giorni a capirlo - affonda il colpo Alessandro Errigo, segretario PD Rivoli -. Lo fa dopo aver taciuto le due sere precedenti in consiglio comunale mancando di rispetto al Consiglio tutto e venendo meno al suo ruolo istituzionale".
E il dito viene puntato anche su una maggioranza definita "spaccata". "Da una parte la Lega che vuole fare la padrona della Città, che si sente in diritto di poter rappresentare tutti, nonostante abbia preso appena un 20% alle ultime elezioni. Dall’altra la Lista Civica che in forte imbarazzo e con poca esperienza non sa come barcamenarsi", dice Emanuele Bugnone, capogruppo PD Rivoli.
"Possiamo tenere in bilico una Città per le scaramucce interne alla maggioranza? Rivoli merita di essere appesa a un filo per colpa di un Sindaco che non ha la statura per occupare il ruolo per cui è stato eletto dai cittadini? Non intendiamo fomentare polemiche e innescare gogne mediatiche nei confronti della Vicesindaca. Anzi, se da qualcuno è stata offesa, confermiamo la nostra solidarietà. Ci interessa la dialettica politica, ma nei limiti e nei modi democratici".
"Rivoli ha una forte anima antifascista, democratica e rispettosa delle istituzioni ed è stato chiarito dalle tante azioni popolari. Centinaia di lettere, mail, flashmob on line, decine di associazioni, organizzazioni che manifestano disappunto. Il tutto senza colori politici, ma in modo traversale e sotto un'unica bandiera, quella dell’antifascismo di cui è orgogliosa la comunità Rivolese. Se prima domandavamo al Sindaco (domanda ancora senza risposta), se Il Vicesindaco fosse adeguato a ricoprire quella carica, se fosse adeguato a rappresentare la Città e le deleghe che lo stesso Sindaco le affidò un anno fa, le ultime dichiarazioni e il suo atteggiamento di questo primo anno ci portano a chiedere: è adeguato questo Sindaco a guidare la Città?".
Molto severo anche Mimmo Carretta, segretario provinciale del Partito Democratico: "Il sindaco di Rivoli ha confermato Adduce come sua vice. Davvero vergognoso, un segnale bruttissimo, uno schiaffo alla città, alla sua storia, ai suoi valori. Vorrà dire che faremo andare di traverso il pranzo anche a lei. Signore Sindaco, #Bellaciao le rimbomberà in testa".
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