Il Nazionale

Cronaca | 22 aprile 2020, 15:29

Parlano i figli di un ospite della casa di riposo di Alpignano: “Ci dicevano di stare tranquilli, ma ora nostro padre non c’è più”

La risposta della direzione sanitaria della rsa “Al Castello”: “I sopralluoghi hanno rilevato la piena osservanza del Piano Covid”. Intanto i sindacati scrivono alla direzione e al commissario prefettizio della città

Parlano i figli di un ospite della casa di riposo di Alpignano: “Ci dicevano di stare tranquilli, ma ora nostro padre non c’è più”

“Fino a qualche giorno prima che nostro padre morisse, dalla casa di riposo continuavano a ripetere che andava tutto bene, che non c’era di che preoccuparsi, non abbiamo potuto fare nulla per tentare di salvarlo”. Così i due figli di un uomo di 74 anni, malato di diabete, deceduto ieri notte all'ospedale di Rivoli dopo essere risultato positivo al Covid-19.

L’uomo è giunto al pronto soccorso il 16 aprile dalla rsa “Al Castello” di Alpignano, dove era ospite. I figli della vittima hanno conservato le mail inviate dalla direzione della casa di riposo, che consentono loro di ricostruire quanto accaduto negli ultimi giorni. “Il 24 febbraio - raccontano - la rsa ha comunicato che, salvo casi strettamente necessari, non erano consentite le visite ai parenti. Il 2 marzo gli accessi sono stati chiusi definitivamente. Fino al 23 marzo abbiamo chiamato regolarmente nostro padre al telefono, sembrava che tutto andasse bene. Il 2 aprile, in effetti, ci confermano che non è stato registrato alcun caso di contagio da Covid, ripetono che si stanno prendendo cura dei pazienti ed escludono casi sospetti. Il 6 aprile, però, arriva una comunicazione urgente da cui si evince che un ospite, in quel momento non in struttura ma ricoverato in ospedale, è positivo. Ci rassicurano sulla salute delle altre persone e sulla presenza del personale, regolarmente al lavoro”. 

Intanto il 10 aprile, attraverso una nota, il Comune di Alpignano informa che l'Asl To3 ha ricevuto specifico mandato dall'Unità di Crisi regionale per monitorare la situazione degli ospiti della rsa "Al Castello” spiegando che “i servizi sanitari sono costantemente in contatto con la Direzione sanitaria per vagliare le azioni intraprese a salvaguardia e tutela della salute dei pazienti ospiti della residenza”.

Il 15 aprile il 74enne in videochiamata con i figli è a letto. “Non era arrivata alcuna comunicazione al nostro medico di famiglia. Nella notte tra il 15 e il 16 i sanitari hanno applicato l’ossigeno a mio padre, riscontrando una saturazione bassa. Ci dicono che il quadro è stabile, che non ha febbre. È stato allora che abbiamo contattato il nostro medico, secondo cui sarebbe stato opportuno eseguire urgentemente un tampone. Dalla rsa rispondono però che per i test però seguono un ordine prestabilito, che scopriremo poi essere quello alfabetico. Peccato che il cognome di mio padre inizi con la Z ed è fra gli ultimi”.

La situazione precipita il 16 aprile, quando il paziente è trasportato all’ospedale di Rivoli. Il tampone è positivo e i medici riscontrano una polmonite da Covid. “Nostro padre - dicono i figli - è stato ricoverato in medicina d’urgenza e quindi in rianimazione. Dall’ospedale ci hanno contattato più volte al giorno, spiegando che il quadro era disastroso. Abbiamo capito in quel momento che non c’era più niente da fare. Abbiamo visto papà in videochiamata e gli stavano somministrando ossigeno con mascherina esterna. Poi è andato in insufficienza renale e ieri notte se n’è andato. Oggi - concludono i parenti della vittima - è arrivata la retta del mese di aprile da pagare, forse non si sono neppure accorti che nostro padre è morto”.

Intanto dalla direzione sanitaria della rsa fanno sapere che “all’interno della struttura sono stati adottati tutti i vigenti protocolli di prevenzione e contenimento Covid-19. Sono inoltre state sospese tutte le visite parentali, le attività di gruppo e vietata qualunque forma di aggregazione”, specificando poi che “in data 20 aprile l’Asl di competenza ha terminato l’esecuzione dei tamponi su ospiti e personale. In base agli esiti comunicati ad oggi sui risultati di 100 tamponi risultano positivi oltre il 50% degli ospiti, la maggior parte dei quali asintomatici. Gli ospiti della struttura risultati positivi al tampone sono stati immediatamente isolati all’interno di un nucleo compartimentato precedentemente predisposto”.

Inoltre “a seguito dell’esito dei tamponi giunti nella giornata del 18 aprile, che ha evidenziato la presenza di positivi asintomatici tra gli operatori sanitari attivi in struttura, la residenza ha dovuto affrontare un repentino calo della forza lavoro fornita da una Cooperativa. Da lunedì 20 aprile personale specializzato è stato inviato alla residenza dall’ospedale Koelliker per garantire il massimo livello di servizio agli ospiti”. La direzione ha infine precisato che “in data 10 aprile e in data 21 aprile, la Commissione di vigilanza territorialmente competente ha eseguito due sopralluoghi che avevano la finalità di verificare l’adeguatezza, l’attuabilità e l’attuazione del “Piano Covid” nonché l’adeguatezza assistenziale, il rispetto delle disposizioni e indicazioni fornite a livello nazionale, regionale, dall’Unità di crisi e dalla Asl competente.  All’esito di entrambi i sopralluoghi, la Commissione ha rilevato la piena osservanza da parte della rsa di tutte le disposizioni, altresì, ha rilevato la presenza di adeguata disponibilità di farmaci, la presenza e il corretto utilizzo di tutti i dispositivi, l’effettuazione dei monitoraggi sia nei confronti degli ospiti sia nei confronti del personale, la corretta applicazione delle regole relative all’isolamento, la presenza di personale infermieristico e medico- specialistico ospedaliero”.

Ma dalla rsa di Alpignano arrivano anche altre testimonianze: "L'ultima volta che ho potuto fare una videochiamata tramite Skype con mia mamma, malata di Alzheimer, è stata martedì scorso. Mentre quella del venerdì è saltata. Ho ricevuto rassicurazioni, anche sul fatto che erano stati fatti i tamponi e che a breve sarebbero arrivati gli esiti, ma la preoccupazione rimane", racconta M., figlia di una delle ospiti della struttura.

"In questi giorni si è creata una sorta di rete tra noi parenti - aggiunge -, per cercare di scambiarci informazioni e condividere quello che si poteva venire a sapere. E così è emersa la presenza di così tanti decessi negli ultimi tempi. Gli ospiti hanno una certa età e anche altre patologie, è comprensibile, ma in questo caso la situazione mi sembra più preoccupante".
E conclude: "Sappiamo che medici e personale stanno dando il massimo, ma sono allo stremo. E noi abbiamo bisogno di rassicurazioni su terapie e condizioni di salute dei nostri cari".

Intanto, anche i sindacati si sono attivati: sono le sigle di Spi-Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, che hanno scritto una lettera aperta sia al direttore della RSA “al Castello” di Alpignano, che al Commissario Prefettizio del Comune di Alpignano.
"'In attesa di ricevere notizie ufficiali dagli enti competenti, si informa che, per le vie brevi, si è appreso che la situazione è sotto controllo e costantemente monitorata', questa è la risposta che abbiamo avuto Martedì 21/04/2020 dal Commissario Prefettizio circa la situazione della RSA di Alpignano", scrivono i sindacati. "Come organizzazioni sindacali dei pensionati ci sentiamo in dovere di rappresentare gli anziani ricoverati, ed anche per spirito di collaborazione nel girare informazioni corrette e precise ai parenti, chiediamo di continuare ad essere informati sull’evolversi della situazione, magari in modo più dettagliato, ed in particolare: il numero degli ospiti attualmente presente, la dotazione organica del personale qualificato, se ci sono ospiti o parte del personale che presentino sintomi della malattia, se ci sono stati decessi causati dal Coronavirus e se eventuali nuovi ospiti saranno sottoposti a tampone prima di inserirli nella struttura".

I sindacalisti, inoltre, hanno anche fornito i loro recapiti per eventuali segnalazioni o richieste di informazioni e aiuto da parte delle famiglie coinvolte.
SPI- CGIL Sergio Andreotti (spito16a@cgiltorino.it – cell.3356811739)
FNP- CISL Antonio Bongera (bongeraantonio@gmail.com – cell.3357884710)
UILP- UIL Salvatore Sciuto (uilp.alpignano@gmail.com – cell.3384955051)

Marco Panzarella

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