La pubblicazione del protocollo sanitario della Figc per la ripresa degli allenamenti in Serie A e la bozza di proposta filtrata dalla Lega Pro, hanno di fatto chiuso ogni spiraglio per la ripresa dei campionati dilettantistici.
Per l'ufficialità sarà necessario attendere con tutta probabilità il Consiglio Federale che si terrà tra il 5 e il 7 maggio, ma anche i rumors più vibranti non hanno ad oggi trovato smentita.
Impossibile per i club dilettantistici adeguarsi alle misure di sicurezza che già i club di Serie A applicheranno con non poche difficoltà, tanto che anche la Serie C è pronta a ratificare lo stop alle gare.
Ora i riflettori si concentreranno su eventuali promozioni e retrocessioni e la bagarre, come confermato dal botta e risposta dal presidente della Lega Pro, Ghirelli, e il numero uno della Lega Nazionale Dilettanti, Cosimo Sibilia, si profila assolutamente combattuta.
Schermaglie politiche, con prese di posizione a favore delle realtà rappresentate, in vista di un compromesso che sarà trovato tra due settimane in sede di Consiglio.
Al momento però non sono filtrate particolari indiscrezioni relative ai dilettanti. C'è chi propone la promozione e la retrocessione per le prime e le ultime squadre in classifica, chi l'annullamento dei campionati con la riproposizione dei medesimi gironi traslati nell'annata sportiva 2020/2021.
Alcuni progetti di riforma dei tornei sono sul tavolo, come il possibile inserimento di una categoria cuscinetto tra dilettanti e professionisti (la vecchia C2 per intendersi), ma tracciare la cornice dei campionati che verranno risulta particolarmente precoce senza conoscere il numero dei club che, complice la pesante crisi economica, si presenteranno ai nastri di partenza.
Ieri sera il presidente federale Gravina, ospite di Fabio Fazio a Che Tempo che Fa, è stato chiaro: "Non voglio essere il becchino del calcio italiano". La strada però appare ancora in salita.
Intanto la Lega Nazionale Dilettanti prende posizione: con riferimento alle notizie diffuse dagli organi d’informazione riguardo ad una sospensione definitiva del campionato di Serie C e, soprattutto ad un ipotizzato meccanismo di blocco di retrocessioni e di ripescaggi (oltre che di promozioni in Serie B e dal Campionato Nazionale di Serie D) evidenzia che quanto indicato dal Consiglio Direttivo della Lega Pro alle Società in previsione dell'assemblea convocata per il 4 maggio costituisce una semplice proposta.
Cosimo Sibilia, numero uno della Lega Nazionale Dilettanti, sull'argomento: "Questa proposta non è stata concordata né preventivamente illustrata dal presidente della stessa Lega Pro alle altre componenti federali direttamente interessate. Ovviamente ogni modifica regolamentare sulla specifica materia deve essere valutata dal Consiglio Federale della FIGC e, sul punto, la LND intende sin da ora chiarire che nessuna soluzione penalizzante per le Società che militano nel Campionato di serie D e, di riflesso, nei Campionati di Eccellenza potrà essere approvata e trovare l'adesione dei Dilettanti. Risulta evidente, in ogni caso, che proprio in momenti di particolare difficoltà, come quelli che stiamo vivendo, sarebbe necessaria una condivisione di sistema e un preventivo confronto nella sede più idonea, che resta la FIGC e il suo organo direttivo. Stupisce, inoltre, che nel mentre si evidenzia una situazione di crisi che attraversa il mondo professionistico, si propongano soluzioni che non solo non tengono conto dell'attuale format ma che, in contraddizione con l'accertata problematica della sostenibilità di un numero elevato di società della sfera professionistica, soprattutto in Serie C, addirittura ne preveda un aumento”.
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