Duecentodiciassette morti in più nelle RSA della Città di Torino a marzo e aprile 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019. A fornire i numeri in Consiglio Comunale è la sindaca Chiara Appendino, durante la richiesta di comunicazioni sull’emergenza Coronavirus nelle residenze per anziani, precisando però che tra i decessi delle ultime settimane solo “58 sono segnalati come positivi al Covid”. "Stiamo cercando – ha poi aggiunto la prima cittadina - dei dati comparativi sulla mortalità a casa per persone con la stessa fascia di età degli ospiti delle RSA, ma è evidente che l'incremento non può che essere preoccupante”.
Nel dettaglio nelle residenze socio assistenziali del capoluogo si sono registrati 102 morti a febbraio, 199 a marzo e 18 nei primi giorni di aprile. Oggi, come ha spiegato Appendino, è previsto un incontro ristretto tra Prefettura e Città Metropolitana sul tema “per programmare strategie e la prosecuzione dei lavori: nella prossima settimana sono previsti nuovi incontri con le cabine di regia”.
“Vorrei sottolineare – ha poi aggiunto la sindaca – quanto questo tema sia urgente e delicato: non solo per gli ospiti, per i lavoratori delle RSA o per chi amministra in questa difficile fase, ma per l’intera comunità”.
“A pagare il prezzo più alto della pandemia infatti, sono le persone più fragili e più indifese. E, con esse, le loro famiglie. Per questo motivo noi continueremo a non risparmiarci un minuto per affrontare e superare questa emergenza. E per dare ai cittadini tutte le informazioni rispetto alla gestione di questa vicenda” ha concluso la sindaca.
Per la capogruppo del M5S Valentina Sganga si tratta di "una strage, non silenziosa, ma certamente taciuta". "E questo, -ha aggiunto l'esponente del M5S -quale che sia la ragione, non è accettabile". Parole, a cui hanno fatto seguito una serie di quesiti "Perché nessuno si è preoccupato di verificare di persona quanto stava accadendo, esclusi i carabinieri del Nas allertati dai famigliari e dai sindacati? Perché non si sono isolati dei reparti per i covid-19 positivi? Perché non ci si è preoccupati di tutelare i lavoratori per cui mancavano pure i dispositivi di protezione?".
"L'attenzione della Regione Piemonte nei confronti delle Rsa è sempre stata altissima", precisa invece ai microfoni di Sky il governatore Alberto Cirio, ricordando che la prima ordinanza dedicata alle strutture per anziani "è datata 23 febbraio". "E' in corso un monitoraggio completo - osserva il governatore - Bisognerà con rigore accertare tutte le responsabilità. La tutela della salute è fondamentale, soprattutto quando si parla di persone fragili e anziane".
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