I carabinieri della Compagnia di Villanova in collaborazione con i colleghi di Canelli, ha arrestato, su ordinanza di custodia cautelare dell’Autorità Giudiziaria, 2 astigiani, M.A 46 anni e G.T 52, gravemente indiziati di diversi furti in attività commerciali commessi tra il 15 dicembre 2019 e il 15 gennaio 2020.
Continua senza sosta il lavoro sul territorio della Compagnia Carabinieri di Villanova d’Asti, nonostante il grave lutto che l'ha colpita nei giorni scorsi con la morte del comandante di stazione Mario d'Orfeo
I FURTI SERIALI
I due, servendosi di un’autovettura Alfa Romeo 147 con targa alterata, si recavano presso obiettivi accuratamente selezionati depredando i locali. Le aree colpite quelle di San Damiano d’Asti, Canelli, Montemagno e Canale (CN).
L’indagine trae origine da un intervento effettuato a San Damiano d’Asti nella tarda nottata del 6 gennaio 2020 dai Carabinieri della Sezione Operativa del N.O.R. di Villanova d’Asti per un furto aggravato all’Oreficeria “Povero” di Piazza Libertà dove due soggetti, di cui uno travisato con una maschera di Spider Man, avevano dapprima messo fuori uso il sistema di video ripresa e poi, con l’ausilio di una mazza ferrata, avevano danneggiato la vetrina antisfondamento, sottraendo oro lavorato per un valore di 9000.00 €.
La prima ricostruzione dei fatti circoscriveva una dinamica dei fatti analoga a quanto occorso in altre aree dell’astigiano nel mese precedente dove due soggetti, di cui uno travisato con la stessa maschera di carnevale, avevano depredato negozi di biciclette, scarpe e supermercati, servendosi in tutte le circostanze di un’Alfa 147 di colore scuro per giungere sul luogo e di un furgone marca Renault di colore bianco per caricare la refurtiva.
I FURTI DI CAPODANNO
Particolarmente eclatanti erano stati i due furti consumati la notte di capodanno a Canelli dove in serie erano stati svaligiati i negozi “Bertorello Giovanni Cicli e Ciclomotori” e “Doc Bike”, asportando complessivamente 6 biciclette a pedalata assistita ed un ciclomotore per una cifra complessiva pari a 11000 €.
LA SVOLTA
La svolta nelle indagini è scaturita dall’analisi tecnica svolta dai Carabinieri di Canelli che ha consentio di individuare quali lettere della targa fossero state contraffatte, così da risalire alla targa originale riconducibile ad un’Alfa 147 aquistata nel mese di novembre da un noto pluripregiudicato astigiano, già gravato da precedenti per furto.
ATTIVITA' DI MONITORAGGIO E ANALISI DEL TRAFFICO
Gli elementi investigativi raccolti, corroborati da attività tecnica di monitoraggio attraverso sistema di GPS e analisi del traffico telefonico delle celle agganciate in occasione dei diversi furti, ha permesso di circoscrivere il perimetro criminale dei due autori che, dall’ulteriore comparazione somatica dei fotogrammi dei sistemi di videoriprese con i database , si erano resi responsabili di ben sei colpi in un mese.
FURTI ANCHE ALLA "PEDALA SPORT" DI CANALE
In ordine di tempo gli ultimi due furti sono stati commessi a Canale (CN) a danno del negozio di scarpe dove gli autori, non riuscendo nell’intento per l’allarme scattato nel frattempo, dirottano la loro azione criminale verso il negozio “Pedala sport”, rubando 8 biciclette e la somma contante di 700 € tenuta in cassa.
In quest’ultimo caso gli autori sono stati intercettati da una pattuglia della Sezione Radiomobile di Alba ma riescono a fuggire, dopo aver colliso contro il guard rail, danneggiando la fiancata dell’Alfa Romeo utilizzata.
GLI AUTORI SONO ASTIGIANI, OPERAZIONE ALL'ALBA
I due responsabili, gravemente indiziati, entrambi residenti ad Asti tanto da convincere il Tribunale di Asti – Sezione GIP – ad emettere misura cautelare in carcere.
All’alba di oggi la Compagnia Carabinieri di Villanova d’Asti, coadiuvata dai Carabinieri di Canelli ed Asti, ha individuato nelle loro abitazioni i due indagati, procedendo nel contempo ad altrettanti perquisizioni domiciliari che hanno consentito il rinvenimento della maschera utilizzata, di attrezzi atti allo scasso, dell’autovettura usata per i colpi, sulla cui fiancata ancora erano evidenti i segni del sinistro stradale successo il 15 gennaio, e di biciclette ancora non rivendute sul mercato nero.
Gli arrestati si trovano adesso detenuti presso la case cirondariale di Asti in attesa dell’interrogatorio di garanzia dinnanzi al Gip.
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