Il Nazionale

Sport | 09 marzo 2020, 08:00

CALCIO REGIONALE CONGELATO? - Martedì la decisione sulla serie A. Di conseguenza...

Il calcio professionistico (e non solo) pronto ad arrendersi agli inviti allo "stop" del ministro dello sport Vincenzo Spadafora: "Non possono continuare a prevalere gli interessi economici"

CALCIO REGIONALE CONGELATO? - Martedì la decisione sulla serie A. Di conseguenza...

No, non può più essere definita "una semplice influenza". Il Coronavirus, lo abbiamo capito tutti, sta devastando le dinamiche della nostra quotidianità, sta cambiando temporaneamente le nostre abitudini, sta impattando sul mondo del lavoro, sanità, sicurezza, cultura con forti ripercussioni sulla socialità e sui momenti di aggregazione. Dunque, anche sullo sport.

I numeri sono impietosi (aggiornati all'8 marzo alle ore 18):

  • 7375 i casi totali, le persone attualmente positive sono 6387, 366 deceduti e 622 guariti.

Tra i 6387 positivi:

  • 2180 si trovano in isolamento domiciliare
  • 3557 ricoverati con sintomi
  • 650 in terapia intensiva

Non si può sottovalutare l'emergenza, che ha portato al drastico divieto di entrare e uscire da 14 province italiane. Una cosa davvero molto seria. A seguito dei casi di contagio aumentati in modo esponenziale e preoccupante negli ultimi giorni ieri il ministro dello sport Vincenzo Spadafora ha diffuso un comunicato sul proprio profilo ufficiale Facebook, confermando il suo pensiero in diverse interviste.

"Non ha senso in questo momento, mentre chiediamo enormi sacrifici ai cittadini per impedire la diffusione del contagio, mettere a rischio la salute dei giocatori, degli arbitri, dei tecnici, dei tifosi che sicuramente si raduneranno per vedere le partite, solo per non sospendere temporaneamente il calcio e intaccare gli interessi che ruotano attorno ad esso.

[...] Sono prevalsi gli interessi economici di realtà che pretendono di godere da sempre di un trattamento privilegiato e che vivono ormai fuori dalla realtà".

Durissimo il suo sfogo. E inevitabili le conseguenze. Martedì 10 marzo (domani) è previsto un Consiglio straordinario di tutti i vertici del calcio italiano e si parlerà della possibile sospensione del campionato di serie A, perchè persino i fortissimi, spesso intaccabili, interessi che gravitano attorno al mondo del calcio professionistico sarebbero comunque in discussione di fronte al tema della salute generale. Giusto così.

Di conseguenza serie B, Lega Pro, serie D e tutti i campionati regionali, compresi quelli dilettantistici e amatoriali, rischiano seriamente di essere congelati, sospesi, chissà, annullati.

Nessuno può sapere in questo momento se tutto fosse confermato cosa succederebbe alle stagioni sportive giocate, di fatto, per trequarti. Annullamento totale della stagione sportiva 2019/2020? Congelamento delle classifiche? Riscrittura parziale o totale della regolamentazione con annullamento dei playoffs/playout e assegnazione del salto di categoria alle squadre prime in classifica e retrocessione per le ultime? Queste domande ci portano già oltre. Ad oggi una cosa è certa: se si ferma la serie A, si fermerà tutto il "giocattolo-calcio".

A livello regionale, dunque, Piemonte e Valle d'Aosta aspettano novità nelle prossime ore. Dopo la giornata di stop dell'8 marzo sembra davvero molto lontano il ritorno alla normalità.

Michele Rizzitano

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