"Evitare in modo assoluto ogni spostamento" in Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Novara, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola. E' quanto prevede il nuovo decreto per l'emergenza sanitaria da Coronavirus firmato questa notte dal premier Giuseppe Conte.
In Piemonte, quindi, ben cinque province diventano zone rosse a tutti gli effetti, con il divieto di ingresso e uscita dai territori. Già nella tarda serata di ieri era stata diffusa dai media una bozza del documento ancora non approvata, che in breve tempo ha scatenato il panico della popolazione. L'ufficialità è arrivata solo dopo la conferenza stampa in notturna del presidente del Consiglio.
"Ci si muoverà solo per comprovate ragioni lavorative o situazioni di necessità o spostamenti per motivi di salute. Fermo restando che è consentito il rientro presso il proprio domicilio o residenza per chi ne avesse necessità", ha spiegato il capo del governo. Le forze di sicurezza e di polizia saranno legittimate a fermare i cittadini e a chiedere spiegazione dello spostamento.
Nelle zone del contagio, fino al 3 aprile, è prevista la chiusura delle scuole e la sospensione delle attività "di cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati". Sono inoltre previste "specifiche sanzioni in caso di mancato rispetto": l'arresto fino a 3 mesi e fino a 206 euro di ammenda. Bar e ristoranti, invece, potranno svolgere le attività dalle 6 alle 18 "con obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro".
Sempre nelle stesse zone è prevista la chiusura degli impianti nei comprensori sciistici, e "sono sospese le cerimonie civili e religiose, comprese quelle funebri". L'apertura di chiese e luoghi di culto, invece, è condizionata alla possibilità di evitare assembramenti. Per quanto riguarda i centri commerciali, nelle giornate festive e prefestive i negozi all'interno delle gallerie sono chiusi (a eccezione degli alimentari), così come "le medie e grandi strutture di vendita". E nei giorni feriali va garantita la distanza di un metro tra un cliente e l'altro, "con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione".
Sono poi "sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi".
Inoltre i soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre, maggiore di 37.5 gradi centigradi sono fortemente raccomandati di rimanere presso il proprio domicilio, limitare al massimo i contatti sociali e contattare il proprio medico curante, a prescindere dalla positività o negatività al Coronavirus.
I soggetti in quarantena avranno il divieto assoluto di muoversi dalla propria abitazione.
Sono sospesi gli eventi, le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina in luoghi pubblici e privati. Saranno consentiti solo gli eventi sportivi a cui partecipano atleti professionisti o d icategorie assolute che partecipano ai giochi olimpici, manifestazioni nazionali e internazionali, ma o a porte chiuse o all'aperto senza presenza di pubblico.
Commenti