Verranno interrogati in Tribunale a Savona dal Gip Fiorenza Giorgi domani e lunedì prossimo i 4 arrestati per il reato di bancarotta fraudolenta e per reati fiscali in merito al fallimento degli ex cantieri
Verranno sentiti nella mattinata di domani, attualmente in carcere rispettivamente a Sanremo e a Marassi, l’ex amministratore delegato Roberto Zambrini e A.T., imprenditore lombardo, titolare di una ditta che aveva svolto dei lavori nel cantiere savonese. Lunedì prossimo, gli ex amministratori Carlo Samuele Pelizzari e Paolo Formaglio, entrambi agli arresti domiciliari.
La guardia di finanzia dopo l’arresto, ha proceduto al sequestro preventivo, presso istituti di credito e Agenzia del Territorio di diverse province, di disponibilità finanziarie, beni mobili ed immobili per oltre 12 milioni di euro.
L’indagine, avviata nel 2017 a seguito della procedura di concordato preventivo richiesto dalla società (conclusasi con la dichiarazione di fallimento emessa dal Tribunale di Savona), ha consentito di accertare la sottrazione fraudolenta di ingenti somme di denaro dalle casse societarie, trasferite su conti esteri riconducibili ai soggetti coinvolti, anche attraverso l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Sono state anche contestate condotte di autoriciclaggio e la falsificazione dei bilanci.
Complessivamente, le attività ispettive hanno consentito di segnalare all’Autorità Giudiziaria 7 persone, quattro delle quali destinatarie delle odierne misure cautelari.
Era stato duro lo sfogo della Fiom Cgil e del segretario Lorenzo Ferraro:
"Hanno massacrato un cantiere, con oltre 100 anni di storia e circa 200 lavoratori tra diretti ed indiretti nel momento in cui, a fine 2017, è emersa in tutta la sua gravità il modus operandi utilizzato dall’allora management, e lo hanno fatto solo per fini personali - ha spiegato Ferraro - E il conto lo pagano sempre i lavoratori".
"Dall’indagine è emerso infatti chiaramente come ci siano delle pesanti responsabilità da parte del management in questa crisi industriale. Come sempre abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare per trovare soluzioni a fronte di una pesante crisi aziendale. Ma vogliamo sottolineare come i cantieri ex Mondomarine, oggi temporaneamente gestiti dalla Palumbo Super Yacht, erano e sono una eccellenza nel settore della cantieristica, e che i lavoratori incolpevoli hanno pagato purtroppo un conto pesantissimo" aveva proseguito il segretario sindacale nella sua nota.
"La Palumbo ha già potuto verificare quanto siano importanti le competenze dei lavoratori del cantiere navale di Savona - aveva infine concluso Ferraro - Ora aspettiamo che ci sia finalmente l’aggiudicazione definitiva della concessione, dal momento che Palumbo opera in vigore di una concessione provvisoria già prorogata, per poi iniziare un percorso di rilancio e di vera stabilità per quel cantiere, che permetta di avere prospettive produttive ed occupazionali certe".
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