"Si tratta di un falso allarme", ha appena dichiarato alla Voce di Genova Matteo Bassetti, primario del reparto di infettivologia dell'ospedale San Martino, dove è stato ricoverato poche ore fa un ragazzo tornato dalla Cina e di cui si sospettava il Coronavirus.
Il giovane, un ventenne di origine cinese, è stato trasportato col 118 al San Martino mentre si trovava al Conservatorio Nicolò Paganini, ad Albaro.
"Non c’erano i criteri per il caso sospetto - spiega Bassetti - per cui rapidamente è stato derubricato e mandato a casa, in quanto non rispondeva a nessuna delle descrizioni di caso date dal Ministero della Salute e di Alisa. Mancavano tutti i criteri di sintomo e temporali, dal momento che era sono trascorsi più dei quattordici giorni canonici, essendo rientrato dalla Cina il 28 gennaio".
Dunque attenzione, bisogna ripeterlo ancora una volta, a creare allarmismi.
"Bisogna abbassare i toni ed esser più tranquillizzanti, fornendo numeri seri, in quanto questa è una malattia infettiva contagiosa, ma con indice di letalità molto più basso rispetto a quello dei parenti Coronavirus".
E non solo: "È in linea anche l'indice dell'influenza pandemica e stagionale. E poi basti pensare - conclude l'infettivologo - che la mortalità fuori dalla Cina e anche da Hubei, è intorno allo 0,5%. Quindi non c’è da spaventarsi. Noi infettivologi siamo abituati a farlo quando la mortalità va dal 30 al 60%, come per Ebola".
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