La Comunità Ebraica di Torino, l'Ordine degli Avvocati di Torino, la Chiesa Valdese di Torino, il Centro studi Sereno Regis, l'Associazione nazionale Ex Deportati, il Movimento delle Sardine e la sezione di Torino dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia hanno aderito alla manifestazione contro l'antisemitismo e la violenza, promossa dalla Città di Torino per lunedì alle ore 18 in piazza Palazzo di Città.
"L'evento - spiegano dal Comune, in una nota- è stato organizzato per condannare i recenti e gravi episodi di antisemitismo avvenuti nella nostra città e ribadire i valori dell’Antifascismo che sono nel cuore della comunità torinese". "L'iniziativa istituzionale vuol essere un atto di testimonianza e di reazione civile contro la barbarie del razzismo e dell’antisemitismo, per riaffermare il forte impegno di questa Città contro ogni forma di prevaricazione e di violenza" concludono da Palazzo Civico.
L'ultimo episodio di antisemitismo si è verificato domenica scorsa quando è stata tracciata una stella di David, associata alla scritta “Jude”, sulla porta di casa di Marcello Segre, presidente di una Ong piemontese, in via Susa a Torino.
Il primo episodio si era verificato lo scorso 24 gennaio, quando sull’abitazione di Aldo Rolfi a Mondovì nel Cuneese era comparsa la frase “qui abita un ebreo”. A distanza di pochi giorni altre due vicende a Torino. La prima a Borgo Po, dove sul muro di casa della figlia di un’ebrea e staffetta partigiana era stato scritto “Crepa sporca ebrea”, mentre sul citofono di una pensionata di un partigiano a Vanchiglia erano stati messi adesivi con lo slogan nazista "Sieg heil, rauss guth”.
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