Sabato 8 febbraio San Damiano ricorda, con una solenne commemorazione, il sacrificio del carabiniere scelto Fernando Stefanizzi, morto mentre compiva il suo lavoro l'8 febbraio di 32 anni fa.
Alle 10,00 ci sarà il ritrovo in piazza Libertà
10,15 Alzabandiera e Onori alla Memoria –Lettura motivazione –Discorso del sindaco Davide Migliasso
10,30 la Messa nella Chiesa San Giuseppe
11,20 il saluto alle Autorità-vin d’honneu rpresso la sala consiliare comunale
Alle 12,00 Rinfresco alla presenza dei familiari.
LA TERRIBILE VICENDA
Erano le 12,35 dell'8 febbraio 1988 quando due sconosciuti, armi in pugno e calzamaglia sul viso, fecero irruzione nella piazza, davanti alla Chiesa barocca di San Damiano. Sulla loro auto un terzo complice.
C'era il mercato quel giorno. I due scesi da una Fiesta si diressero verso l' ufficio postale, pieno di persone. "Fermi tutti è una rapina" urlarono, come in un film, purtroppo era una terribile realtà.
Stefanizzi e il comandante Mancuso, in borghese, si precipitarono, Mancuso entrò nell'ufficio. I rapinatori si fecero consegnare 15 milioni di lire e li gettarono in una sacca. Mancuso provò a seguirli ma fu scoperto e colpito con il calcio di una pistola, i banditi spararono in aria ed è a questo punto che Stefanizzi intervenne gridando, sparando in aria e gettandosi all'inseguimento.
Uno dei banditi si voltò e lo colpì in pieno petto, Mancuso provò ad intervenire, ma venne preso in ostaggio e liberato un'ora dopo, nelle campagne di Chieri, pesto e dolorante.
Fernando Stefanizzi morì in ospedale, ad Asti, poco dopo. La figlia Emanuela che allora aveva solo 5 anni è diventata un Carabiniere.
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