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Politica | 16 gennaio 2020, 18:24

Massimo Gaudina: “L’Europa non è una casta asserragliata a Bruxelles ma una realtà presente ovunque, anche qui ad Asti”

Il direttore della rappresentanza della Commissione Europea a Milano ha illustrato le opportunità presenti e future derivanti dal far parte integrante dell’Unione

Massimo Gaudina: “L’Europa non è una casta asserragliata a Bruxelles ma una realtà presente ovunque, anche qui ad Asti”

Se avesse assistito anche soltanto ad una parte dell’interessante incontro che oggi pomeriggio ha visto protagonista, presso il Municipio di Asti, il dottor Massimo Gaudina, direttore della rappresentanza della Commissione Europea a Milano, probabilmente anche l’euroscettico più convinto avrebbe visto vacillare le sue certezze.

L’alto funzionario – accogliendo l’invito degli organizzatori dell’incontro, ovvero la Provincia e il Comune di Asti, in collaborazione con “Europe direct Torino” e con la Città Metropolitana di Torino – ha illustrato con esempi pratici e facilmente comprensibili perché la risposta alla domanda “Europa: problema o soluzione?” non può che essere univoca.

Naturalmente la UE illustrata da Gaudina non rappresenta la panacea di tutti i mali che affliggono il continente e i Paesi membri, ma indubbiamente è un importante attore nello scacchiere internazionale ben differente dall’immagine che ne dà una certa narrazione incentrata su slogan e frasi ad effetto.

“Uno dei compiti principali della Rappresentanza – ha spiegato rispondendo alle domande del capostruttura della Stampa Fulvio Lavina e dell’assessore ai Rapporti Europei e al Turismo Loretta Bologna – è raccontare l’Europa nella propria area di competenza attraverso attraverso media, eventi, dibattiti, incontri informativi nelle scuole e con la società civile. Promuoviamo iniziative europee sui nostri territori anche attraverso una 50ina di centri di informazione dislocati sul territorio, tre dei quali in Piemonte (a Torino, Vercelli e Cuneo, ndr.)”

Cerchiamo inoltre di essere creativi, legandoci a grandi eventi nei quali ‘far entrare’ l’Europa. Come ad esempio nel caso del Giro d’Italia, dove siamo presenti con un camper tappezzato di simboli europei che precede i corridori, raccontando l’Europa dei territori e come l’Unione finanzia le iniziative in ambito locale”.

“In sostanza – ha aggiunto combattiamo quotidianamente l’errata percezione che spesso la gente ha dell’Unione Europea, attuando un’operazione di verità per contrastare le falsità diffuse e alzare il velo su quanto fatto e non conosciuto. Ad esempio, se oggi possiamo volare da una parte all’altra del continente con tariffe contenute, ciò è frutto della libera concorrenza instaurata in seguito alla direttiva europea sul mercato interno del 1992. Purtroppo, spesso i cittadini valutano solo il ‘costo’ dell’aderire all’Unione, per quanto in realtà si attesti grossomodo all’equivalente di una tazzina di caffè al giorno, e non invece i tanti benefici di natura economica e di stabilità, con decenni di pace in un continente da sempre contrassegnato da conflitti”.

“Per rendersi conto di quanto lavoro ci sia da fare basti pensare che, secondo l’ultima rilevazione, ben il 48% degli italiani intervistati ritiene di non aver ottenuto benefici dall’Europa e si arriva a situazioni paradossali come quella di un piccolo paesino del Galles in cui il tasso di scontenti ha riguardato la stragrande maggioranza dei residenti, che però ignorano che circa il 70% delle iniziative che si si svolgono sono finanziate proprio dall’Unione Europea”.

E’ pertanto fondamentale conoscere le dinamiche della Commissione, il cui compito è gestire i fondi europei e negoziare nell’ambito di tutto ciò che concerne il commercio internazionale, e saper ‘fare squadra’ per ottenerne i massimi benefici per il bene del territorio.

E proprio sul tema dei finanziamenti è importante rimarcare che questi ultimi – che comunque è opportuno non valutare sulla base meramente monetaria, ma guardando piuttosto ai benefici a medio e lungo termine che possono portare – nel prossimi anni non saranno incentrati soltanto sul pur rilevantissimo piano di “Green deal”. Altrettanta rilevanza avranno, ha spiegato Gaudina, i programmi di ricerca scientifica con 100 miliardi di euro stanziati per mantenere nel continente i talenti scientifici e promuoverne le ricerche; gli investimenti sui giovani, anche e soprattutto con riguardo alle competenze digitali e al mondo dell’intelligenza artificiale.

“Inoltre – ha spiegato – la neo presidente Ursula von der Leyen ha fortemente voluto anche lo sviluppo di un piano per contrastare i tumori e investire in ricerca scientifica finalizzata ad affrontare questo tipo di malattia. Il 4 febbraio prossimo, in occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro, partirà una grande iniziativa finalizzata a far passare questo piano d’azione”.

Infine, sempre in ottica futura, Gaudina si è soffermato sulle prospettive dell’Unione: Ricordiamo che l’Europa è il più grosso blocco commerciale al mondo, sicuramente debole e frammentata sulla politica estera, ma in grado di influenzare tutto il mondo per quanto concerne le politiche commerciali. Una rilevanza che, da più parti, alcuni cercano vanamente di scalfire. E’ da 62 anni che l’Europa va avanti, inglobando anche ex dittature e diventando sempre più la casa della democrazia. Cosa accadrà in futuro è difficile dirlo, ma auspico che vi sia una classe dirigente in grado di guardare al di là dell’oggi, con prospettiva lungimiranza”.

Gabriele Massaro

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