Tre vittorie in una settimana. Una squadra che aveva concluso il 2019 tra mille difficoltà e con la figuraccia casalinga contro la Spal fanalino di coda, ha iniziato come meglio non poteva il nuovo anno. Il Toro, dopo il sacco di Roma e il successo ai rigori contro il Genoa di giovedì sera, batte il Bologna dell’ex Mihajlovic, chiudendo il girone di andata a quota 27 come la stagione precedente, rilanciandosi in questo modo nella corsa per l’Europa.
Un successo arrivato grazie ad un bel gol di Berenguer in avvio, alla generosità infinita di Belotti, ad uno Nkoulou autentico leader e ministro della difesa, oltre al cuore di tutta la squadra, che ha saputo tenere botta nell’ultima mezz’ora, pur con molti elementi sulle ginocchia per l’impegno infrasettimanale e l’impossibilità di fare ricorso alla panchina, per la moria di assenti in questo periodo. Sul risultato ha inciso anche un pizzico di fattore c, visto che il Bologna ha dominato nella ripresa, ma i rossoblu (per l’occasione in maglia bianca) sono stati traditi dai clamorosi errori di Palacio, che si è divorato almeno due clamorose occasioni, oltre a centrare un palo a Sirigu battuto in avvio di secondo tempo.
Il portiere granata è stato ancora una volta decisivo con i suoi interventi, miracoloso su Palacio in uscita nei minuti finali, quando davvero il Toro non ne aveva più. Adesso per i granata arriva finalmente una settimana di riposo, utile per recuperare le forze e si spera anche qualche infortunato, in vista della gara di sabato contro il Sassuolo, che inaugurerà il girone di ritorno.
Miahjlovic, invece, torna a casa schiumando di rabbia, perché i suoi, pur dominando per larghi tratti, sono stati evanescenti e spreconi, non approfittando di un avversario che era sceso in campo ad appena 61 ore di distanza dalla fine della partita di Coppa contro il Genoa. Quel cuore che tante volte aveva fatto difetto al Torino di Mazzarri, per una volta si è visto, consentendo di portare a casa tre punti di capitale importanza.
Cronaca. La Maratona è piena ma senza gli striscioni, ancora molto silenziosa dopo le recenti contestazioni, ma al momento in cui lo speakaer dell’Olimpico cita il nome di Mihajlovic, dalla parte più calda del tifo granata e di un po’ tutto lo stadio parte un lunghissimo applauso, che si ripete accompagnato dal coro “Sinisa Sinisa”, quando il tecnico serbo si accomoda in panchina. Ancora una volta, invece, all'annuncio delle formazioni grande freddezza e più di un fischio all’indirizzo di Walter Mazzarri, che torna al 3-4-2-1, ritrovando Nkoulou e Izzo al centro della difesa, confermando Lukic e Meite in mezzo, con il ritrovato (dopo la squalifica in Coppa Italia) Verdi assieme a Berenguer quali esterni offensivi al fianco dell’imprescindibile Belotti.
Dalla parte opposta il ruolo di terminale offensivo è affidato all’esperto Palacio, con Orsolini, l’ex Soriano e Sansone a sostegno. Parte meglio il Bologna, spinto da Orsolini, con il tiro da fuori di Schouten che chiama Sirigu ad una parata difficile. Il Toro sembra fare fatica, ma al minuto 11 trova il gol dell’1-0, con il solito Belotti che crea spazio in area e poi apre per Berenguer che controlla e non poi sbaglia una sorta di rigore in movimento, facendo secco Skorupski.
La reazione degli ospiti è immediata, con un bello spunto di Orsolini, che salta Djidji in area ma poi si allarga troppo e quasi dalla linea in porta chiama Sirigu a un intervento non difficile, quando forse sarebbe stato più logico rimetterla in mezzo. Poi la partita cala di intensità, tanti errori anche di tocco e si arriva fino alla mezz’ora senza che si debbano segnalare azioni di nota, se si esclude uno spunto del solito Belotti, il cui tiro deviato vede il pallone sibilare a fil di palo. Al 35’ Skorupski sbaglia l’uscita sugli sviluppi di un calcio di punizione, Belotti ne sta per approfittare ma la difesa spazza via in fallo laterale. Quattro minuti dopo, da un bel pallone giocato ancora da Belotti, parte una bella ripartenza granata, con Verdi che fa tutto bene e, arrivato al limite, scarica un sinistro che scheggia il palo. Nel finale di primo tempo il Bologna non combina praticamente nulla per arrivare al pareggio, ma dopo la ripresa riparte più convinto e dopo due minuti Poli sbaglia un rigore in movimento, calciando fuoi tutto solo a centro area, dimenticato dai centrali della difesa granata.
Al 7’ la formazione di Mihajlovic è anche sfortunata, perché sugli sviluppi di un corner calciato da Sansone, da due passi la spiazzata di Palacio incoccia il palo a Sirigu battuto. Passano tre minuti e l’argentino si divora letteralmente l’1-1, calciando clamorosamente fuori da due passi, non sfruttando un pallone col bacio di Soriano che lo aveva messo davanti a Sirigu. Al quarto d’ora Orsolini calcia troppo debolmente per mettere in difficoltà il portiere granata, mentre subito dopo lascia perplessi molti la sostituzione di Verdi (uno dei pochi che non aveva giocato in Coppa Italia), che viene rimpiazzato da Laxalt. Nel Toro sono in molti a non averne più, pagando lo sforzo dell’impegno di giovedì, ma in qualche modo i granata tengono botta fino alla mezz’ora, quando Belotti spara in curva, stremato, dopo un bel contropiede condotto da Berenguer. Nei minuti finali Palacio avrebbe un’altra clamorosa occasione, ma il solito Sirigu in uscita abbassa la saracinesca e mantiene inviolata la sua porta, meritandosi i cori di tutto lo stadio.
Nel recupero non succede più nulla, con un generosissimo capitan Belotti che tiene il pallone lontano dalla sua metà campo, consentendo al Toro di conquistare il terzo successo in una settimana, rilanciandosi in chiave Europa. Sabato prossimo, per iniziare il ritorno, i granata saranno di scena a Reggio Emilia per affrontare il Sassuolo, reduce dalla sconfitta subita a Udine.
Torino – Bologna 1-0
Torino (3-4-2-1): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Djidji; De Silvestri, Meite, Lukic, Ola Aina; Verdi (17’ st Laxalt), Berenguer (35’ st Edera); Belotti. All. Mazzarri
Bologna (4-2-3-1): Skorupski; Tomiyasu, Danilo, Bani (27’ st Olsen), Mbaye; Schouten, Poli (35’ st Dominguez); Orsolini (31’ st Santander), Soriano, Sansone; Palacio. All. Mihajlovic
Arbitro: Piccinini di Forlì
Rete: 11’ Berenguer
Ammoniti: De Silvestri, Bani, Lukic, Sirigu, Santander, Nkoulou, Laxalt, Sansone
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