“Cinquemila posti di lavoro a rischio ci fanno parlare di calamità occupazionale: l’obiettivo di oggi è approvare in maniera condivisa un atto per chiedere lo stato di emergenza occupazionale del Piemonte”. Così il Presidente Alberto Cirio ha aperto la seduta straordinaria del Consiglio Regionale dedicato alla crisi del mondo lavorativo e della manifattura nella nostra Regione.
Lo scorso 18 dicembre davanti a Palazzo Lascaris c’era stata una mobilitazione dei lavoratori dell’Embraco, Mahle, Lear, Olisystem e Alpitel. Il governatore -insieme ai capigruppo di maggioranza e minoranza – all’epoca aveva incontrato i sindacati, annunciando al termine del confronto "come Regione siamo pronti a dichiarare lo stato di emergenza occupazionale del Piemonte ed istituire un tavolo di lavoro permanente per affrontare la crisi occupazionale del territorio, che ormai è come se fosse una grave calamità naturale”.
Temi appunto centro del Consiglio straordinario di oggi. “Il mio desiderio – ha spiegato Cirio in apertura- è di chiudere la seduta approvando un atto collegiale di tutto consiglio regionale, un documento condiviso che certifichi questo stato di emergenza occupazionale, che non è meno grave di quella legata ai fattori ambientali, e che contenga alcune richieste specifiche che hanno bisogno di sostegno da parte del governo”.
"Oggi verrà approvato un documento che dichiarerà la calamità occupazionale in Piemonte e il voto del Gruppo del Partito Democratico sarà favorevole, tuttavia una dichiarazione non risolve i gravi problemi della nostra economia e men che meno le misure annunciate oggi dall’ Assessore. Chiederemo fondi al Governo, ma mi aspettavo dal Presidente Cirio e dall’Assessore Chiorino indicazioni per la loro destinazione, invece non ci hanno detto nulla. Qual è il Piano Competitività tanto annunciato? Quali sono le linee guida individuate dalla Giunta per il mondo delle imprese e per proteggere le famiglie?” ha dichiarato il Consigliere regionale Raffaele Gallo.
“Abbiamo fatto bene a chiedere di aprire l'anno sullo Stato di crisi dell'occupazione in Piemonte. Tuttavia vorrei dire una cosa: possiamo parlare di occupazione senza menzionare i salari?”: così il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi Marco Grimaldi. “Il Presidente Cirio” – prosegue Grimaldi – “parla di una situazione di ‘calamità occupazionale’ e la associa a una ‘calamità naturale’. Così come crediamo che per fermare i cambiamenti climatici non serva maledire madre natura, pensiamo che l’emergenza occupazionale e quella climatica e ambientale dipendano da fattori umani e sono inscindibili”.
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